ricordo la prima volta che ho preso le mie...ero emozionata e poi preouccupata perche' non l'avevo provate
sono tornata a casa di corsa,ho tirato via quegli orribili calzini da uomo e infilato fantasmini nylon donna
poi ho infilato il piede e lo spinto fino in fondo e come per magia entravano
mi sono sentita una principessa *_*
e poi mi dicevo ma come e possibile io porto 42 uomo e queste sono 40 donna e mi stanno benissimo
ero cosi felice che dopo qualche ora mi sono trasformata in katie
ed ho fatto la foto e i primi passini con i tacchi *_*
ok questa e stata la mia sensazione ora passiamo a voi
dunque....parlando con sorelline anche loro mi hanno detto la differenza di numero tra uomo/donna
se io porto 42 porto 39/40 da donna con tacco ovviamente
se invece volete scarpe da ginnastica donna allora dovete scendere di un numero
non tutte siamo fortunate dipende dal piedino,percio se fate shopping in negozio conservate lo scontrino
se ritirate da internet stessa cosa
se vi capita di provare scarpe in negozio..meglio per voi
vi ricordo anche l'opzione di prendere scarpe dai china o mercato di spendere massimo 20e
e di provarle per capire il vostro numero giusto
in alternativa se avete un numero grande si puo' ritirare da questo sito
adesso qui vi mostro un bell'elenco di queste preziose amiche
Scarpe con tacco
Decolletè
La scarpa col tacco per eccellenza. Declinata in tantissimi colori e materiali, rigorosamente altissima, slanciata e sinuosa, quasi a formare una "S", presenta un tacco dagli 8 centimetri in su più o meno fine e punte variabili, dalla tonda alla più spigolosa.
Scegliendo questo modello andrete sempre sul sicuro. La Décolleté non teme confronti: può essere indossata con abiti sweet ma anche con severi tailleurs da donna in carriera. Basta scegliere il modello ed il colore appropriato! Ricordatevi che una donna sui tacchi è capace di fare tutto quello che alcuni uomini non riuscirebbero a fare neanche in pantofole!
In Italia, il tipo di decolletè più famoso è lo "STILETTO". Lo stiletto è contraddistinto da un tacco vertiginoso e sottilissimo per far si che la gamba si allunghi il più possibile per dare l'impressione di maggiore altezza. Il suo inventore è Ferragamo, ma la sua celebrità si deve a Christian Louboutin che ne ha fatto il suo cavallo di battaglia dalla mitica suola rossa. La decolleté in senso stretto, deve essere assolutamente priva di lacci, di cinturini alla caviglia o sul dorso del piede.
La scarpa col tacco per eccellenza. Declinata in tantissimi colori e materiali, rigorosamente altissima, slanciata e sinuosa, quasi a formare una "S", presenta un tacco dagli 8 centimetri in su più o meno fine e punte variabili, dalla tonda alla più spigolosa.
Scegliendo questo modello andrete sempre sul sicuro. La Décolleté non teme confronti: può essere indossata con abiti sweet ma anche con severi tailleurs da donna in carriera. Basta scegliere il modello ed il colore appropriato! Ricordatevi che una donna sui tacchi è capace di fare tutto quello che alcuni uomini non riuscirebbero a fare neanche in pantofole!
In Italia, il tipo di decolletè più famoso è lo "STILETTO". Lo stiletto è contraddistinto da un tacco vertiginoso e sottilissimo per far si che la gamba si allunghi il più possibile per dare l'impressione di maggiore altezza. Il suo inventore è Ferragamo, ma la sua celebrità si deve a Christian Louboutin che ne ha fatto il suo cavallo di battaglia dalla mitica suola rossa. La decolleté in senso stretto, deve essere assolutamente priva di lacci, di cinturini alla caviglia o sul dorso del piede.
Escarpin
Decolletè molto scollata sul davanti.
Decolletè molto scollata sul davanti.
Decolletè Open Toe
Dette anche Decolletè spuntate, sono caratterizzate dall'apertura sulla punta che lascia intravedere le dita. Se l'apertura sulle dita è piccola è detta anche Peep Toe, mentre se è grande Open Toe. Ha un utilizzo prevalentemente primaverile/estivo poichè indossate con le calze non sono per nulla fini.
Nell'indossare questo modello, abbiate cura di osservare i vostri piedi ed i particolare le dita: esse devono essere perfette, con le unghie ben curate e possibilmente smaltate, anche di un colore naturale o semplice smalto trasparente.
Questo modello è molto indicato anche alle signore che volessero dare un tocco di novità alla classica decolletè.
Dette anche Decolletè spuntate, sono caratterizzate dall'apertura sulla punta che lascia intravedere le dita. Se l'apertura sulle dita è piccola è detta anche Peep Toe, mentre se è grande Open Toe. Ha un utilizzo prevalentemente primaverile/estivo poichè indossate con le calze non sono per nulla fini.
Nell'indossare questo modello, abbiate cura di osservare i vostri piedi ed i particolare le dita: esse devono essere perfette, con le unghie ben curate e possibilmente smaltate, anche di un colore naturale o semplice smalto trasparente.
Questo modello è molto indicato anche alle signore che volessero dare un tocco di novità alla classica decolletè.
D'Orsay
La calzatura in questione è quella che lascia scoperto entrambi i lati del piede o solo uno, in più occasioni quello interno che quello esterno.
Ne esiste la versione ballerina, la versione coi tacchi, con o senza cinturino alla caviglia.
Prende il nome dal dandy francese Alfred Guillaume Gabriel d'Orsay, che la progettò nel 1838, bassa, come calzatura da sera. Molto bella a vedersi, possiede un effetto estetico notevole, è tuttavia impegnativa da portare al piede, in primo luogo poichè va indossata con vestiti da sera, In secondo luogo, per questa sua particolare forma (versione senza cinturini), tende a rimanere poco aderente al piede ed a svirgolare all'interno o all'esterno del piede.
Quando acquistate un paio di d'Orsay dovrete accertarvi che il contrafforte sia parecchio rigido, ma soprattutto molto chiuso. Questo modello è indicato per signore dai 40 in sù per la sua estrema eleganza e serietà.
La calzatura in questione è quella che lascia scoperto entrambi i lati del piede o solo uno, in più occasioni quello interno che quello esterno.
Ne esiste la versione ballerina, la versione coi tacchi, con o senza cinturino alla caviglia.
Prende il nome dal dandy francese Alfred Guillaume Gabriel d'Orsay, che la progettò nel 1838, bassa, come calzatura da sera. Molto bella a vedersi, possiede un effetto estetico notevole, è tuttavia impegnativa da portare al piede, in primo luogo poichè va indossata con vestiti da sera, In secondo luogo, per questa sua particolare forma (versione senza cinturini), tende a rimanere poco aderente al piede ed a svirgolare all'interno o all'esterno del piede.
Quando acquistate un paio di d'Orsay dovrete accertarvi che il contrafforte sia parecchio rigido, ma soprattutto molto chiuso. Questo modello è indicato per signore dai 40 in sù per la sua estrema eleganza e serietà.
D'Orsay con cinturino alla caviglia
Negli Stati Uniti si può trovare con il nome di "Ankle strap d'Orsay", che significa: "D'Orsay con cinturino alla caviglia".
E' più portabile dell'altra poichè il cinturino alla caviglia tiene fermo il piede. Di questa variante troviamo in commercio molti modelli, dai più svariati colori e materiali. E' adatta anche alle ragazze ma sempre legata a look a sera o da cerimonia.
Negli Stati Uniti si può trovare con il nome di "Ankle strap d'Orsay", che significa: "D'Orsay con cinturino alla caviglia".
E' più portabile dell'altra poichè il cinturino alla caviglia tiene fermo il piede. Di questa variante troviamo in commercio molti modelli, dai più svariati colori e materiali. E' adatta anche alle ragazze ma sempre legata a look a sera o da cerimonia.
Ankle Strap
Sono tutte le scarpe con cinturino alla caviglia, possono essere con o senza tacco, zeppate oppure no.
Sono tutte le scarpe con cinturino alla caviglia, possono essere con o senza tacco, zeppate oppure no.
Chanel
Detto anche slingback shoes o cap-toe o, erroneamente, sandalo. Prende il nome dalla famosa stilista francese di metà secolo Coco Chanel, i cui fasti dell'omonimo atelier di moda continuano ancora oggi ad anni di distanza dalla sua morte. Scarpa elegante e raffinata, al pari della Décolleté si trova a partire dai modelli a tacco zero, fino ai classici 12,5 cm e si presenta come una scarpa chiusa in punta ed aperta dietro a mo' di sandalo con una cinghietta che passa poco sopra il tallone.
La destinazione principale di questa scarpa è il look da sera, tuttavia in questi ultimi anni, l'uso che si è fatto di questa scarpa, anche in frangenti piuttosto normali e meno mondani, hanno fatto diventare la Chanel un modello meno impegnativo, da indossare anche in occasioni tranquille, quali possono essere una normale serata con il proprio partner, un'uscita al cinema, quattro passi sul lungomare.
L'accostamento è più arduo per i modelli con il tacco alto che non per le Chanel basse. Data l'intrinseca eleganza delle Chanel, non si può fare a meno di abbinar loro un vestito altrettanto elegante, leggero e raffinato. Non indossate questo modello con i jeans: una scarpa come la Chanel accanto ad un vestito non all'altezza dona un idea di sciattezza indicibile. Nota finale: normalmente le Chanel si indossano senza calze o collants; è accettabile in alcuni casi una calza velatissima, ma che deve essere praticamente invisibile e assolutamente senza il rinforzo sul tallone. La Chanel va evitata comunque se avete il tallone incallito o screpolato.
Detto anche slingback shoes o cap-toe o, erroneamente, sandalo. Prende il nome dalla famosa stilista francese di metà secolo Coco Chanel, i cui fasti dell'omonimo atelier di moda continuano ancora oggi ad anni di distanza dalla sua morte. Scarpa elegante e raffinata, al pari della Décolleté si trova a partire dai modelli a tacco zero, fino ai classici 12,5 cm e si presenta come una scarpa chiusa in punta ed aperta dietro a mo' di sandalo con una cinghietta che passa poco sopra il tallone.
La destinazione principale di questa scarpa è il look da sera, tuttavia in questi ultimi anni, l'uso che si è fatto di questa scarpa, anche in frangenti piuttosto normali e meno mondani, hanno fatto diventare la Chanel un modello meno impegnativo, da indossare anche in occasioni tranquille, quali possono essere una normale serata con il proprio partner, un'uscita al cinema, quattro passi sul lungomare.
L'accostamento è più arduo per i modelli con il tacco alto che non per le Chanel basse. Data l'intrinseca eleganza delle Chanel, non si può fare a meno di abbinar loro un vestito altrettanto elegante, leggero e raffinato. Non indossate questo modello con i jeans: una scarpa come la Chanel accanto ad un vestito non all'altezza dona un idea di sciattezza indicibile. Nota finale: normalmente le Chanel si indossano senza calze o collants; è accettabile in alcuni casi una calza velatissima, ma che deve essere praticamente invisibile e assolutamente senza il rinforzo sul tallone. La Chanel va evitata comunque se avete il tallone incallito o screpolato.
Chanel Spuntata
Non vi è molto da dire in più rispetto alla Chanel chiusa in punta, di cui rappresenta una variante. Anche questo modello va indossato sicuramente solo d'estate ed è da lasciare alle donne più mature che lo porteranno con più eleganza piuttosto che alle ragazzine.
Come per le Chanel chiuse, queste scarpe vanno indossate senza calze, o al limite con le stesse di cui parlavo prima.
Non vi è molto da dire in più rispetto alla Chanel chiusa in punta, di cui rappresenta una variante. Anche questo modello va indossato sicuramente solo d'estate ed è da lasciare alle donne più mature che lo porteranno con più eleganza piuttosto che alle ragazzine.
Come per le Chanel chiuse, queste scarpe vanno indossate senza calze, o al limite con le stesse di cui parlavo prima.
Mary Jane
Tutte ricorderete Carrie in Sex and the City esclamare: “Ma queste sono le Mary Jane di Manolo Blahnik? Credevo fossero una leggenda metropolitana!”. Ebbene si, esistono, ma per fortuna ne producono anche modelli lowcost.
La scarpa in questione è caratterizzata da uno o più cinturini sul dorso del piede. Il cinturino conferisce al piede un'aria più sbarazzina e giovanile, meno formale. Le possiamo trovare sia con tacco che senza.
Tutte ricorderete Carrie in Sex and the City esclamare: “Ma queste sono le Mary Jane di Manolo Blahnik? Credevo fossero una leggenda metropolitana!”. Ebbene si, esistono, ma per fortuna ne producono anche modelli lowcost.
La scarpa in questione è caratterizzata da uno o più cinturini sul dorso del piede. Il cinturino conferisce al piede un'aria più sbarazzina e giovanile, meno formale. Le possiamo trovare sia con tacco che senza.
Sandali
Sandalo è il nome generico per descrivere quelle calzature che si usano in estate e per le cerimonie. La tomaia è composta da listini di pelle, quindi sono molto aperte e possono avere il tacco ma possono essere anche flat.
Sandalo è il nome generico per descrivere quelle calzature che si usano in estate e per le cerimonie. La tomaia è composta da listini di pelle, quindi sono molto aperte e possono avere il tacco ma possono essere anche flat.
T-Strap
Il laccio alla caviglia è arricchito da una striscia di materiale che si protrae lungo il collo del piede.
Ne trovate tantissime, soprattutto con il tacco, è un modello molto diffuso e apprezzato dal target delle giovanissime.
Il laccio alla caviglia è arricchito da una striscia di materiale che si protrae lungo il collo del piede.
Ne trovate tantissime, soprattutto con il tacco, è un modello molto diffuso e apprezzato dal target delle giovanissime.
Cage Sandal
Il cage sandal è caratterizzato dalla forma a gabbia di listini sul piede. Lo potete trovare con o senza tacco.
Il cage sandal è caratterizzato dalla forma a gabbia di listini sul piede. Lo potete trovare con o senza tacco.
Sandal Boot
E' un sandalo molto coprente che ha le forme dello stivaletto ma rimane aperto.
E' un sandalo molto coprente che ha le forme dello stivaletto ma rimane aperto.
Scarpe con Plateau
Il Plateau è un rialzo posizionato sotto la suola davanti per rendere meno vertiginoso il distacco di centimetri tra tacco e punta. Questo sistema rende le scarpe molto più comode per noi donne, una grande innovazione!
E' una scarpa adatta a tutte e in tutte le occasioni.
Il Plateau è un rialzo posizionato sotto la suola davanti per rendere meno vertiginoso il distacco di centimetri tra tacco e punta. Questo sistema rende le scarpe molto più comode per noi donne, una grande innovazione!
E' una scarpa adatta a tutte e in tutte le occasioni.
Pump
Negli ultimi anni si e' vista l'evoluzione del plateau, che da evidente e' diventato nascosto, le scarpe che lo possiedono sono definite pumps.
Queste scarpe uniscono la comodita' data dal plateau inserito entro la scarpa alla bellezza della calzatura, dando a chi le indossa la possibilità di sentirsi più comode, attenzione però a non prendere storte o scivoloni! sarebbe come cadere dal primo piano....
Personalmente le trovo poco aggraziate su una donna, meglio sulle ragazzine che le porteranno sicuramente con più disinvoltura.
Negli ultimi anni si e' vista l'evoluzione del plateau, che da evidente e' diventato nascosto, le scarpe che lo possiedono sono definite pumps.
Queste scarpe uniscono la comodita' data dal plateau inserito entro la scarpa alla bellezza della calzatura, dando a chi le indossa la possibilità di sentirsi più comode, attenzione però a non prendere storte o scivoloni! sarebbe come cadere dal primo piano....
Personalmente le trovo poco aggraziate su una donna, meglio sulle ragazzine che le porteranno sicuramente con più disinvoltura.
Platform
Scarpe dotate di una zeppa unica che si estende per tutto il piede, senza rialzo eccessivo del tallone, perlopiù ha un unico livello. Il Platform può essere applicato a diversi modelli di calzature: sneakers, espadrillas, decolletè, sandali ecc... Sono la moda di questi ultimi due anni rilanciata da Prada, sulle passerelle stanno spopolando.
Io le trovo comodissime e secondo me donano un look estremamente glamour e moderno!
Scarpe dotate di una zeppa unica che si estende per tutto il piede, senza rialzo eccessivo del tallone, perlopiù ha un unico livello. Il Platform può essere applicato a diversi modelli di calzature: sneakers, espadrillas, decolletè, sandali ecc... Sono la moda di questi ultimi due anni rilanciata da Prada, sulle passerelle stanno spopolando.
Io le trovo comodissime e secondo me donano un look estremamente glamour e moderno!
Creeper
Perfetta declinazione del platform sono le brothel creeper, icone della moda degli anni '50. Possono avere la suola di gomma molto alta (ma ne esistono varianti più basse o con la suola a carrarmato) ed un particolare, il tipo di allacciatura (fibbia o lacci a quattro anelli). Ne esistono diverse varianti sia di colore, compreso il leopardato, di materiali (cuoio, lucido o scamosciato), che di forma: alla classica punta allungata, col tempo si è preferita la punta arrotondata.
Questo tipo di scarpa è stato svilluppato in Inghilterra nel 1949 da George Cox e commercializzato con il nome "Hamilton", come il secondo nome di George Cox Jr.. Alla fine degli anni '50, queste scarpe sono state riprese dalla cultura giovanile dei Teddy Boy insieme con i pantaloni a tubo, alle giacche drappeggiate, alle cravatte bolo, ai tagli di capelli col ciuffo e il Pompadour o ai vestiti di velluto blu elettrico.
A tutt'oggi le creeper vengono indossate da appartenenti a varie culture giovanili come punk, dark, psychobilly, ed ovviamente rockabilly e Teddy Boy poiché sono prodotte ancora da George Cox e da altre varie ditte di calzature come: T.U.K., Demonia, Underground.
Riportate alla luce dalle passerelle sono oggetto "di moda" e quindi vengono utilizzate da molte fashion victim (tra cui anche la sottoscritta) per creare look insoliti. Inizialmente non mi piacevano ma poi, indossare con il look giusto hanno un potere straordinario di rendere tutto molto sperimentale e nuovo, e poi, sono comodissime!
Perfetta declinazione del platform sono le brothel creeper, icone della moda degli anni '50. Possono avere la suola di gomma molto alta (ma ne esistono varianti più basse o con la suola a carrarmato) ed un particolare, il tipo di allacciatura (fibbia o lacci a quattro anelli). Ne esistono diverse varianti sia di colore, compreso il leopardato, di materiali (cuoio, lucido o scamosciato), che di forma: alla classica punta allungata, col tempo si è preferita la punta arrotondata.
Questo tipo di scarpa è stato svilluppato in Inghilterra nel 1949 da George Cox e commercializzato con il nome "Hamilton", come il secondo nome di George Cox Jr.. Alla fine degli anni '50, queste scarpe sono state riprese dalla cultura giovanile dei Teddy Boy insieme con i pantaloni a tubo, alle giacche drappeggiate, alle cravatte bolo, ai tagli di capelli col ciuffo e il Pompadour o ai vestiti di velluto blu elettrico.
A tutt'oggi le creeper vengono indossate da appartenenti a varie culture giovanili come punk, dark, psychobilly, ed ovviamente rockabilly e Teddy Boy poiché sono prodotte ancora da George Cox e da altre varie ditte di calzature come: T.U.K., Demonia, Underground.
Riportate alla luce dalle passerelle sono oggetto "di moda" e quindi vengono utilizzate da molte fashion victim (tra cui anche la sottoscritta) per creare look insoliti. Inizialmente non mi piacevano ma poi, indossare con il look giusto hanno un potere straordinario di rendere tutto molto sperimentale e nuovo, e poi, sono comodissime!
Zeppa o Wedge shoe
Detta recentemente anche Wedge shoe, possiede un'unica suola contraddistinta da un tacco più alto a livelli del tallone. Può essere declinato per stivali e sandali. Spesso, a questi ultimi, si aggiunge un cinturino alla caviglia. Le scarpe che hanno la zeppa sono quelle che presentano un tacco unito alla scarpa, un pezzo unico che può essere composto di vari materiali; tipica è quella incorda o in sughero di moda soprattutto in estate.
Detta recentemente anche Wedge shoe, possiede un'unica suola contraddistinta da un tacco più alto a livelli del tallone. Può essere declinato per stivali e sandali. Spesso, a questi ultimi, si aggiunge un cinturino alla caviglia. Le scarpe che hanno la zeppa sono quelle che presentano un tacco unito alla scarpa, un pezzo unico che può essere composto di vari materiali; tipica è quella incorda o in sughero di moda soprattutto in estate.
Chunky Heel
Letteralmente "tacco grosso", è un tacco molto rettangolare e importante solitamente accompagnato dal plateau davanti. Ha un retro gusto anni '70 nel suo essere massiccio.
Consigliato solo a chi ha gambe fini, poichè una scarpa così imponente tenderebbe ad ingrossare qualsiasi polpaccio.
Letteralmente "tacco grosso", è un tacco molto rettangolare e importante solitamente accompagnato dal plateau davanti. Ha un retro gusto anni '70 nel suo essere massiccio.
Consigliato solo a chi ha gambe fini, poichè una scarpa così imponente tenderebbe ad ingrossare qualsiasi polpaccio.
Lita
Possono essere una derivazione delle Chunky Heel, il loro tacco pesante è bilanciato dal plateau interno alla scarpa. Sono il modello per eccellenza di Jeffrey Campbell che le ha lanciate sul mercato spopolando tra le giovanissime già nel 2011.
Possono essere una derivazione delle Chunky Heel, il loro tacco pesante è bilanciato dal plateau interno alla scarpa. Sono il modello per eccellenza di Jeffrey Campbell che le ha lanciate sul mercato spopolando tra le giovanissime già nel 2011.
Lana
Se anche voi siete tra quelle rimaste totalmente “colpite” dalla Lita Fever, la “febbre fashionista” per le Lita, le scarpe icona di Jeffrey Campbell che hanno letteralmente spopolato nel web e per le strade in mezzo modo, allora sono sicura che non rimanete indifferenti nemmeno alle Lana.
Definite a ragione, le “gemelle curvy (rotonde, formose)” delle prime, le Lana si distinguono per il tacco leggermente arcuato e per quel taglio sul tallone, che le rende ancora più attuali, ancora più rock.
Se anche voi siete tra quelle rimaste totalmente “colpite” dalla Lita Fever, la “febbre fashionista” per le Lita, le scarpe icona di Jeffrey Campbell che hanno letteralmente spopolato nel web e per le strade in mezzo modo, allora sono sicura che non rimanete indifferenti nemmeno alle Lana.
Definite a ragione, le “gemelle curvy (rotonde, formose)” delle prime, le Lana si distinguono per il tacco leggermente arcuato e per quel taglio sul tallone, che le rende ancora più attuali, ancora più rock.
Zoccoli o Clogs
Un zoccolo è un tipo di calzatura realizzata in parte o completamente in legno, ha il tacco grosso e spesso in legno. I clogs sono utilizzati in tutto il mondo e, anche se la forma può variare a seconda della cultura, all'interno di una cultura la forma spesso è rimasta invariata per secoli.
Zoccoli tradizionali erano spesso indossati in lavori pesanti. Oggi rimangono in uso come abbigliamento protettivo in agricoltura e in alcune fabbriche e miniere. Anche se gli zoccoli sono a volte associati negativamente con calzature a buon mercato e folcloristico degli agricoltori e della classe operaia, alcuni tipi di zoccoli sono considerati di moda, come zoccoli svedesi o giapponesi. I clogs sono utilizzati anche in diversi stili di danza. Quando indossato per ballare una caratteristica importante è il suono dello zoccolo contro il pavimento.
Un zoccolo è un tipo di calzatura realizzata in parte o completamente in legno, ha il tacco grosso e spesso in legno. I clogs sono utilizzati in tutto il mondo e, anche se la forma può variare a seconda della cultura, all'interno di una cultura la forma spesso è rimasta invariata per secoli.
Zoccoli tradizionali erano spesso indossati in lavori pesanti. Oggi rimangono in uso come abbigliamento protettivo in agricoltura e in alcune fabbriche e miniere. Anche se gli zoccoli sono a volte associati negativamente con calzature a buon mercato e folcloristico degli agricoltori e della classe operaia, alcuni tipi di zoccoli sono considerati di moda, come zoccoli svedesi o giapponesi. I clogs sono utilizzati anche in diversi stili di danza. Quando indossato per ballare una caratteristica importante è il suono dello zoccolo contro il pavimento.
Mules o Sabot
Sono scarpe chiuse davanti e completamente aperte già da metà piede, non presentano cinturini.
Sono scarpe chiuse davanti e completamente aperte già da metà piede, non presentano cinturini.
Plateau Mules
Sono caratterizzate dall'apertura dietro al tallone ed in avanti. Le scarpe mules con plateasu negli ultimi anni sono divenute di gran moda ed usate sopratutto in ambienti serali oppure da ballerine lap dance. Nonostante la loro altezza queste scarpe con plateau risultano essere estremamente comode grazie all'anatomicita' del plantare.
Sono caratterizzate dall'apertura dietro al tallone ed in avanti. Le scarpe mules con plateasu negli ultimi anni sono divenute di gran moda ed usate sopratutto in ambienti serali oppure da ballerine lap dance. Nonostante la loro altezza queste scarpe con plateau risultano essere estremamente comode grazie all'anatomicita' del plantare.
I Tacchi
Tacco a Spillo
E' in genere un tacco molto alto, sottile, affilato verso il basso e terminante con una superficie di appoggio molto piccola, che può essere di gomma ma anche di metallo. Si presenta in genere arrotondato nella parte posteriore (dal contrafforte) e molto arcuato nella zona della gola del tacco, per poi terminare piatto e praticamente verticale nella parte anteriore (sotto la suola). Un tacco che si possa definire a spillo non ha mai un'altezza inferiore agli 8-9 cm, potendo raggiungere altezze di tutto rispetto, di 12-12,5 cm.
Non ha mai sofferto di veri momenti di crisi esistenziale: i calzaturifici, chi più e chi meno, gli hanno sempre dedicato una nicchia lasciando una parte della produzione, più che altro per le tutte le donne che, nonostante i venti delle mode soffiassero impetuosi in tutte le direzioni, hanno sempre trovato un posto nel loro guardaroba per questo tacco, giudicato da molte bellissimo ed impossibile. Se proprio si vuole trovare un periodo di crisi per il tacco a spillo, questo lo si può collocare a cavallo tra il 1970 ed il 1974-5, negli anni della contestazione e del femminismo radicale.
Si può trovare su tutti i tipi di scarpe, poiché si accompagna bene a qualsiasi modello. Il tacco a spillo è e rimane un punto fondamentale della storia della calzatura.
E' in genere un tacco molto alto, sottile, affilato verso il basso e terminante con una superficie di appoggio molto piccola, che può essere di gomma ma anche di metallo. Si presenta in genere arrotondato nella parte posteriore (dal contrafforte) e molto arcuato nella zona della gola del tacco, per poi terminare piatto e praticamente verticale nella parte anteriore (sotto la suola). Un tacco che si possa definire a spillo non ha mai un'altezza inferiore agli 8-9 cm, potendo raggiungere altezze di tutto rispetto, di 12-12,5 cm.
Non ha mai sofferto di veri momenti di crisi esistenziale: i calzaturifici, chi più e chi meno, gli hanno sempre dedicato una nicchia lasciando una parte della produzione, più che altro per le tutte le donne che, nonostante i venti delle mode soffiassero impetuosi in tutte le direzioni, hanno sempre trovato un posto nel loro guardaroba per questo tacco, giudicato da molte bellissimo ed impossibile. Se proprio si vuole trovare un periodo di crisi per il tacco a spillo, questo lo si può collocare a cavallo tra il 1970 ed il 1974-5, negli anni della contestazione e del femminismo radicale.
Si può trovare su tutti i tipi di scarpe, poiché si accompagna bene a qualsiasi modello. Il tacco a spillo è e rimane un punto fondamentale della storia della calzatura.
Tacco Luigi XV
Detto anche tacco "a coda" si differenzia dal tacco a spillo per essere decisamente più inclinato in avanti, per avere la gola molto incavata. La sua altezza si mantiene a valori inferiori ai 10 cm, proprio a causa della sua accentuata inclinazione: se fosse più alto, le forze che si creano potrebbero spezzarlo.
E' un tipo di tacco che ha goduto di maggiore fortuna a cavallo degli anni '50 e '60, negli anni della "Dolce Vita", visto soprattutto ai piedi di grandi attrici quali Sofia Loren, Audrey Hepburn, nelle commedie o nei drammi in bianco e nero di buona memoria.
Detto anche tacco "a coda" si differenzia dal tacco a spillo per essere decisamente più inclinato in avanti, per avere la gola molto incavata. La sua altezza si mantiene a valori inferiori ai 10 cm, proprio a causa della sua accentuata inclinazione: se fosse più alto, le forze che si creano potrebbero spezzarlo.
E' un tipo di tacco che ha goduto di maggiore fortuna a cavallo degli anni '50 e '60, negli anni della "Dolce Vita", visto soprattutto ai piedi di grandi attrici quali Sofia Loren, Audrey Hepburn, nelle commedie o nei drammi in bianco e nero di buona memoria.
Tacco Italiano
E' un tacco molto alto, che può raggiungere altezze pari a quelle del tacco a spillo. Si differenzia da questo per un maggiore spessore, che gli conferisce più robustezza e termina con una base d'appoggio un po' più ampia, dell'ordine del centimetro quadrato.
Praticamente "inventato" dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto larga diffusione proprio nel dopoguerra, preferito dalle donne italiane perché permetteva loro di far rinascere la loro femminilità, uccisa o ferita negli anni della guerra. In quegli anni, infatti, non c'era spazio per manifestazioni come la moda, la bellezza, la femminilità. La ricostruzione, non dimentichiamolo, ha contribuito anche ad un rinascere della moda, del gusto di piacersi. Il tacco italiano in tutto questo è stato salutato come una sorta di liberazione dalla guerra. Con esso le donne italiane rinascevano a nuova vita e chiudevano definitivamente un capitolo triste della storia recente.
E' un tacco molto alto, che può raggiungere altezze pari a quelle del tacco a spillo. Si differenzia da questo per un maggiore spessore, che gli conferisce più robustezza e termina con una base d'appoggio un po' più ampia, dell'ordine del centimetro quadrato.
Praticamente "inventato" dopo la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto larga diffusione proprio nel dopoguerra, preferito dalle donne italiane perché permetteva loro di far rinascere la loro femminilità, uccisa o ferita negli anni della guerra. In quegli anni, infatti, non c'era spazio per manifestazioni come la moda, la bellezza, la femminilità. La ricostruzione, non dimentichiamolo, ha contribuito anche ad un rinascere della moda, del gusto di piacersi. Il tacco italiano in tutto questo è stato salutato come una sorta di liberazione dalla guerra. Con esso le donne italiane rinascevano a nuova vita e chiudevano definitivamente un capitolo triste della storia recente.
Tacco a Cono
Tacco alto, a forma di cono rovesciato, con inclinazione più accentuata nella parte posteriore. Estremamente difficile da trovare oggi, ha goduto di una certa notorietà in mezzo agli anni '80, peraltro applicato a calzature piuttosto economiche, poiché la sua forma ed il suo design molto semplice gli permettono una certa economia costruttiva.
Tacco alto, a forma di cono rovesciato, con inclinazione più accentuata nella parte posteriore. Estremamente difficile da trovare oggi, ha goduto di una certa notorietà in mezzo agli anni '80, peraltro applicato a calzature piuttosto economiche, poiché la sua forma ed il suo design molto semplice gli permettono una certa economia costruttiva.
Tacco Cubano
Tacco alto, in genere di cuoio o rivestito di cuoio, di forma quasi semicilindrica. In genere sul mercato viene venduto ad altezze comprese tra i 6 e gli 8 cm, ma in alcuni casi si può trovare anche di 9 cm; si presenta con un'ampia base d'appoggio. L'etimologia è dubbia, ma sembra che sia stato voluto dalle donne cubane che lo trovavano più sicuro, comodo e stabile per i tipici balli latini e sudamericani, da loro sicuramente più in voga che da noi.
È riapparso recentemente in questi anni, grazie ad un ritorno delle scarpe dalle linee grosse e pesanti, che ne hanno un po' snaturato la sua destinazione principe, visto che in origine era destinato a scarpe robuste, ma dalle linee sobrie ed eleganti.
Tacco alto, in genere di cuoio o rivestito di cuoio, di forma quasi semicilindrica. In genere sul mercato viene venduto ad altezze comprese tra i 6 e gli 8 cm, ma in alcuni casi si può trovare anche di 9 cm; si presenta con un'ampia base d'appoggio. L'etimologia è dubbia, ma sembra che sia stato voluto dalle donne cubane che lo trovavano più sicuro, comodo e stabile per i tipici balli latini e sudamericani, da loro sicuramente più in voga che da noi.
È riapparso recentemente in questi anni, grazie ad un ritorno delle scarpe dalle linee grosse e pesanti, che ne hanno un po' snaturato la sua destinazione principe, visto che in origine era destinato a scarpe robuste, ma dalle linee sobrie ed eleganti.
Tacco a Campana
Detto anche tacco svasato, non va confuso con il tacco a rocchetto. Non molto alto (normalmente non supera i 7 cm) presenta una superficie d'appoggio (inferiore) maggiore di quella superiore.
Detto anche tacco svasato, non va confuso con il tacco a rocchetto. Non molto alto (normalmente non supera i 7 cm) presenta una superficie d'appoggio (inferiore) maggiore di quella superiore.
Tacco a Rocchetto
Tacco alto, dalle superfici concave, svasato in basso. Il tacco a rocchetto si trova normalmente in altezze di tutto rispetto, a partire dai 4 cm in su, più frequentemente di misure sugli 8-9 cm. Si tratta di un tacco che ha goduto di una grandissima fortuna soprattutto nei primi anni '60 e comunque in quasi tutto quel decennio. La sua diffusione era pari se non superiore al tacco Luigi XV, ed in genere i tacchi a roccetto erano pure più alti di questi ultimi.
In quegli anni il tacco a rocchetto raggiunse degli estremi mai più toccati: si rastremava lentamente a partire dal tallone diventando estremamente sottile quasi come un ago verso il punto d'appoggio, per poi riaprirsi improvvisamente come in un'esplosione, in fondo, dove il tacco presentava a quel punto un gommino estremamente sagomato, di sezione trapezoidale e con una superficie abbastanza ampia, dell'ordine del centimetro quadro.
Tacco alto, dalle superfici concave, svasato in basso. Il tacco a rocchetto si trova normalmente in altezze di tutto rispetto, a partire dai 4 cm in su, più frequentemente di misure sugli 8-9 cm. Si tratta di un tacco che ha goduto di una grandissima fortuna soprattutto nei primi anni '60 e comunque in quasi tutto quel decennio. La sua diffusione era pari se non superiore al tacco Luigi XV, ed in genere i tacchi a roccetto erano pure più alti di questi ultimi.
In quegli anni il tacco a rocchetto raggiunse degli estremi mai più toccati: si rastremava lentamente a partire dal tallone diventando estremamente sottile quasi come un ago verso il punto d'appoggio, per poi riaprirsi improvvisamente come in un'esplosione, in fondo, dove il tacco presentava a quel punto un gommino estremamente sagomato, di sezione trapezoidale e con una superficie abbastanza ampia, dell'ordine del centimetro quadro.
Kitten Heel
Questo è un tacco solitamente sottile, e varia dai 3 ai 5 cm di altezza con una leggera curva che parte dal tallone. Lo stile è stato reso popolare da Audrey Hepburn.
Sono stati introdotti alla fine del 1950 come abbigliamento moda formale per giovani ragazze adolescenti. Tuttavia, dai primi anni 1960, sono diventati di moda anche fra le ragazze più grandi e, infine, per le donne di tutte le età fino alla loro scomparsa alla fine del 1960. Sono emerse ancora una volta nel 1980 insieme con le zeppe e sono nuovamente in auge dal 2003. Manolo Blahnik ha aggiunto il kitten heel alla sua collezione di scarpe, dicendo che i suoi famosi tacchi a spillo alti si sono ispirati a questo modello più basso.
Questo è un tacco solitamente sottile, e varia dai 3 ai 5 cm di altezza con una leggera curva che parte dal tallone. Lo stile è stato reso popolare da Audrey Hepburn.
Sono stati introdotti alla fine del 1950 come abbigliamento moda formale per giovani ragazze adolescenti. Tuttavia, dai primi anni 1960, sono diventati di moda anche fra le ragazze più grandi e, infine, per le donne di tutte le età fino alla loro scomparsa alla fine del 1960. Sono emerse ancora una volta nel 1980 insieme con le zeppe e sono nuovamente in auge dal 2003. Manolo Blahnik ha aggiunto il kitten heel alla sua collezione di scarpe, dicendo che i suoi famosi tacchi a spillo alti si sono ispirati a questo modello più basso.
Stivali
Gli stivali sono utilizzati soprattutto in inverno ma alcuni modelli si
possono indossare anche nei periodi più caldi. Li distinguiamo per la
parte che copre la nostra gamba/coscia.
Ankle Boot
E' il modello che copre fin poco più su la caviglia.
E' una calzatura molto versatile, che può indistintamente essere indossata sia sotto le gonne che sotto i pantaloni. Gli ankle boot, da non confondere con i tronchetti e con i biker, sono quelle scarpe che sembrano trasformarsi in stivaletti, ma la loro altezza si ferma appena sopra la caviglia. I tronchetti sono più alti e arrivano sotto il polpaccio, mentre i biker sono stivaletti senza tacco.
Gli ankle-boot sono ideali in ogni occasione e con ogni tipo di outfit, sia formale che informale. Immaginateli sotto un abito da cocktail, o sotto una gonna plissè, o ancora sotto un paio di jeans, il risultato sarà sempre fantastico, originale e mai scontato. Oltre a quelle completamente chiuse, esistono modelli open toe, e modelli “a rete o cage”, ideali anche per la primavera/estate.
Un altro vantaggio di queste meravigliose scarpe è che, abbracciando il piede fino alla caviglia, sono l’ideale anche per quelle donne che non sono abituate ai tacchi.
E' il modello che copre fin poco più su la caviglia.
E' una calzatura molto versatile, che può indistintamente essere indossata sia sotto le gonne che sotto i pantaloni. Gli ankle boot, da non confondere con i tronchetti e con i biker, sono quelle scarpe che sembrano trasformarsi in stivaletti, ma la loro altezza si ferma appena sopra la caviglia. I tronchetti sono più alti e arrivano sotto il polpaccio, mentre i biker sono stivaletti senza tacco.
Gli ankle-boot sono ideali in ogni occasione e con ogni tipo di outfit, sia formale che informale. Immaginateli sotto un abito da cocktail, o sotto una gonna plissè, o ancora sotto un paio di jeans, il risultato sarà sempre fantastico, originale e mai scontato. Oltre a quelle completamente chiuse, esistono modelli open toe, e modelli “a rete o cage”, ideali anche per la primavera/estate.
Un altro vantaggio di queste meravigliose scarpe è che, abbracciando il piede fino alla caviglia, sono l’ideale anche per quelle donne che non sono abituate ai tacchi.
Francesine con tacco
Le francesine hanno spopolato a partire dal 2010, sono altissime o con un tacco medio, in camoscio, in pelle o in vernice l’importante è che siano le famose stringate. Adatte ad essere portate con i pantaloni stanno bene anche con le gonne.
Le francesine hanno spopolato a partire dal 2010, sono altissime o con un tacco medio, in camoscio, in pelle o in vernice l’importante è che siano le famose stringate. Adatte ad essere portate con i pantaloni stanno bene anche con le gonne.
Chelsea Boot
I Chelsea Boots sono noti anche come stivali da passeggiate a cavallo, sono attillati alla caviglia e hanno avuto origine in epoca vittoriana. La caratteristica più notevole dello stivale Chelsea è il suo elastico, in corrispondenza della caviglia laterale (vedi zona gialla nella foto). Il vantaggio di stivali elasticizzati significava che potevano essere facilmente rimossi e messi su di nuovo, che ha fatto appello allo stile di vita impegnato e più esigenti delle donne vittoriane. Entro la fine del 1840, la moda ha cominciato a prendere piede e questo sono diventati uno stile di primo piano in Occidente fino all'inizio della prima guerra mondiale.
I Chelsea Boots sono noti anche come stivali da passeggiate a cavallo, sono attillati alla caviglia e hanno avuto origine in epoca vittoriana. La caratteristica più notevole dello stivale Chelsea è il suo elastico, in corrispondenza della caviglia laterale (vedi zona gialla nella foto). Il vantaggio di stivali elasticizzati significava che potevano essere facilmente rimossi e messi su di nuovo, che ha fatto appello allo stile di vita impegnato e più esigenti delle donne vittoriane. Entro la fine del 1840, la moda ha cominciato a prendere piede e questo sono diventati uno stile di primo piano in Occidente fino all'inizio della prima guerra mondiale.
Tronchetti
I tronchetti sono più alti degli ankle boot e arrivano ben sopra la caviglia.
I tronchetti sono più alti degli ankle boot e arrivano ben sopra la caviglia.
Bondage Boot
Il bondage è un insieme di pratiche sessuali e/o voyeuristiche basate su costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli, o più in generale sull'impedimento consenziente della libertà fisica, del movimento, di vedere, di parlare, di sentire.
I bondage boot sono stivali con tantissimi lacci attorno alla scarpa, proprio come avviene nella pratica del bondage.
Il bondage è un insieme di pratiche sessuali e/o voyeuristiche basate su costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli, o più in generale sull'impedimento consenziente della libertà fisica, del movimento, di vedere, di parlare, di sentire.
I bondage boot sono stivali con tantissimi lacci attorno alla scarpa, proprio come avviene nella pratica del bondage.
Timberland
I famosissimi stivali waterproof, solidi e resistenti che andavano tanto di moda negli anni 90. Erano usati tantissimo dalle ragazzine anche se ero praticamente sproporzionati sui piedi esili! Io non li trovo per nulla femminili, una donna potrebbe indossarli solo una domenica in giro per funghi!
I famosissimi stivali waterproof, solidi e resistenti che andavano tanto di moda negli anni 90. Erano usati tantissimo dalle ragazzine anche se ero praticamente sproporzionati sui piedi esili! Io non li trovo per nulla femminili, una donna potrebbe indossarli solo una domenica in giro per funghi!
Ugg boot
UGG è un marchio di calzature, abbigliamento e accessori di moda, di proprietà della società statunitense Deckers Outdoor Corporation, con sede in California. Il prodotto più famoso di questa casa di moda sono gli stivali di montone, la pelle utilizzata è double-face, scamosciata fuori e con vello di lana all’interno.
Lo stivale è poroso in modo da tenere i piedi freschi in estate (su questo dissento pienamente poichè il pelo è sempre caldissimo) e caldi in inverno. Fu ideato da un surfista australiano, Shane Stedman: la sua idea nasceva dall'esigenza di mantenere caldi i piedi dopo aver fatto surf nelle fredde acque australiane. Nel 1971 Stedman registrò in Australia il marchio UGH-BOOTS e nel 1982 il marchio UGH.
Nel 1978 fu un altro surfista australiano, Brian Smith, ad avviare la società di calzature UGG Australia negli Stati Uniti: le calzature della UGG incontrarono il favore del pubblico tra i surfisti californiani e le star di Hollywood.
A partire dai primi anni 2000, gli stivali UGG sono diventati un prodotto di moda e un fenomeno culturale. Molta della loro popolarità è dovuta a Oprah Winfrey, una famosa presentatrice americana dell'omonimo talk-show. All’inizio del 2000, Oprah incluse gli stivali UGG tra “le cose che mi piacciono di più” citandoli più volte durante le sue trasmissioni speciali dedicate al periodo delle vacanze. Alcune celebrità del cinema, come Kate Hudson, Sarah Jessica Parker, Jennifer Aniston e Cameron Diaz sono state fotografate con gli stivali UGG. UGG è stato nominato “Marchio dell’anno” dalla Footwear News.
UGG è un marchio di calzature, abbigliamento e accessori di moda, di proprietà della società statunitense Deckers Outdoor Corporation, con sede in California. Il prodotto più famoso di questa casa di moda sono gli stivali di montone, la pelle utilizzata è double-face, scamosciata fuori e con vello di lana all’interno.
Lo stivale è poroso in modo da tenere i piedi freschi in estate (su questo dissento pienamente poichè il pelo è sempre caldissimo) e caldi in inverno. Fu ideato da un surfista australiano, Shane Stedman: la sua idea nasceva dall'esigenza di mantenere caldi i piedi dopo aver fatto surf nelle fredde acque australiane. Nel 1971 Stedman registrò in Australia il marchio UGH-BOOTS e nel 1982 il marchio UGH.
Nel 1978 fu un altro surfista australiano, Brian Smith, ad avviare la società di calzature UGG Australia negli Stati Uniti: le calzature della UGG incontrarono il favore del pubblico tra i surfisti californiani e le star di Hollywood.
A partire dai primi anni 2000, gli stivali UGG sono diventati un prodotto di moda e un fenomeno culturale. Molta della loro popolarità è dovuta a Oprah Winfrey, una famosa presentatrice americana dell'omonimo talk-show. All’inizio del 2000, Oprah incluse gli stivali UGG tra “le cose che mi piacciono di più” citandoli più volte durante le sue trasmissioni speciali dedicate al periodo delle vacanze. Alcune celebrità del cinema, come Kate Hudson, Sarah Jessica Parker, Jennifer Aniston e Cameron Diaz sono state fotografate con gli stivali UGG. UGG è stato nominato “Marchio dell’anno” dalla Footwear News.
Minnetonka
Il brand da il nome a questo modello come nel caso degli ugg. Nel 1946, nasce l'azienda Minnetonka in America. Nel dopoguerra gli americani sono scesi in strada per esplorare la bellezza naturale del paese ed hanno riscoperto le calzature originarie dell'America ai tempi degli indiani.
Questo comodi stivali, infatti ricordano quelli dei natii d'America e sono molto belli indossati con la gonna, la loro forma a tubo fa sembrare il polpaccio più snello.
Il brand da il nome a questo modello come nel caso degli ugg. Nel 1946, nasce l'azienda Minnetonka in America. Nel dopoguerra gli americani sono scesi in strada per esplorare la bellezza naturale del paese ed hanno riscoperto le calzature originarie dell'America ai tempi degli indiani.
Questo comodi stivali, infatti ricordano quelli dei natii d'America e sono molto belli indossati con la gonna, la loro forma a tubo fa sembrare il polpaccio più snello.
Mou
Shelley Tichborne ha fondato Mou nella famosa Portobello Road di Londra nel 2002 con il proposito di creare una scarpa originale e di lusso come antidoto allo stress della frenetica vita moderna.
Apprezzato dagli stilisti e acquirenti di passaggio, il marchio è diventato sempre più conosciuto grazie al passa parola. Oggi i comodi stivali Mou, indossati da artiste di fama mondiale come Gwyneth Paltrow e Cameron Diaz, si contraddistinguono per l'esclusivo look grintoso e il distintivo spirito anticonformista.
Shelley Tichborne ha fondato Mou nella famosa Portobello Road di Londra nel 2002 con il proposito di creare una scarpa originale e di lusso come antidoto allo stress della frenetica vita moderna.
Apprezzato dagli stilisti e acquirenti di passaggio, il marchio è diventato sempre più conosciuto grazie al passa parola. Oggi i comodi stivali Mou, indossati da artiste di fama mondiale come Gwyneth Paltrow e Cameron Diaz, si contraddistinguono per l'esclusivo look grintoso e il distintivo spirito anticonformista.
Dr. Martens
Dr. Martens è un marchio leggendario. Tutto ebbe inizio nella città di Seeshaupt in Germania nel 1945, quando il dott. Klaus Maertens si ferisce a un piede in un incidente di sci sulle Alpi bavaresi. Per facilitare la deambulazione durante la convalescenza, disegna una scarpa con un suola a cuscinetto d'aria. Nel 1959, l'R. Griggs Group, con sede nel villaggio inglese di Wollaston, decide di commercializzare l'idea creando la prima scarpa da lavoro dotata di questa suola rivoluzionaria. Il 1° aprile 1960 segna la nascita di un'icona, ovvero la linea "Dr. Martens 1460". Dr. Martens è un marchio di calzature, soprattutto anfibi, prodotte dalla R. Griggs & Co. di Wollaston, in Inghilterra. Possiamo considerare queste scarpe un vero fenomeno culturale.
Dr. Martens è un marchio leggendario. Tutto ebbe inizio nella città di Seeshaupt in Germania nel 1945, quando il dott. Klaus Maertens si ferisce a un piede in un incidente di sci sulle Alpi bavaresi. Per facilitare la deambulazione durante la convalescenza, disegna una scarpa con un suola a cuscinetto d'aria. Nel 1959, l'R. Griggs Group, con sede nel villaggio inglese di Wollaston, decide di commercializzare l'idea creando la prima scarpa da lavoro dotata di questa suola rivoluzionaria. Il 1° aprile 1960 segna la nascita di un'icona, ovvero la linea "Dr. Martens 1460". Dr. Martens è un marchio di calzature, soprattutto anfibi, prodotte dalla R. Griggs & Co. di Wollaston, in Inghilterra. Possiamo considerare queste scarpe un vero fenomeno culturale.
Stivali Bikers
Sono gli stivali dei motociclisti, tanto amati da noi ragazze che li portiamo sotto gli abiti lunghi e corti per sdrammatizzare l'aria romantica. Possono essere borchiati, di cuoio, di coccodrillo, in pelle bottalata o semplice canvas, ma il loro segno distintivo sono i lacci sul collo del piede e dietro il polpaccio che crea una pinces richiudibile.
Sono gli stivali dei motociclisti, tanto amati da noi ragazze che li portiamo sotto gli abiti lunghi e corti per sdrammatizzare l'aria romantica. Possono essere borchiati, di cuoio, di coccodrillo, in pelle bottalata o semplice canvas, ma il loro segno distintivo sono i lacci sul collo del piede e dietro il polpaccio che crea una pinces richiudibile.
Cowboy Boot o Camperos o Texani
Questi stivali che negli anni hanno subito diverse nomenclature, spopolavano negli anni 80, non solo tra le ragazze, ma anche tra i ragazzi.
Si trattava di morbidi stivali in pelle, più squadrati per l'uomo e più affusolati e decorati per la donna, dotati comunque entrambi di un certo tacco. Si portavano preferibilmente dentro jeans aderenti o abbinati alla minigonna. Erano delle calzature abbastanza comode e davano quell'aria da duro, tipo cowboy da film.
Ad un certo punto però si esagerò con lo stile western e furono prodotti dei modelli con borchie e speroni, da veri tamarri!
Questi stivali che negli anni hanno subito diverse nomenclature, spopolavano negli anni 80, non solo tra le ragazze, ma anche tra i ragazzi.
Si trattava di morbidi stivali in pelle, più squadrati per l'uomo e più affusolati e decorati per la donna, dotati comunque entrambi di un certo tacco. Si portavano preferibilmente dentro jeans aderenti o abbinati alla minigonna. Erano delle calzature abbastanza comode e davano quell'aria da duro, tipo cowboy da film.
Ad un certo punto però si esagerò con lo stile western e furono prodotti dei modelli con borchie e speroni, da veri tamarri!
Wedge Boot
Sono gli stivali con la zeppa, se ne trovano di diversi modelli, gamba alta, media oppure ankle, l'importante è che abbiano la suola unica proprio come le zeppe. Quelli nella foto sono un modello che amo moltissimo perchè assottiglia spaventosamente la gamba grazie alla sua forma a cilindro. Assolutamente da provare!
Sono gli stivali con la zeppa, se ne trovano di diversi modelli, gamba alta, media oppure ankle, l'importante è che abbiano la suola unica proprio come le zeppe. Quelli nella foto sono un modello che amo moltissimo perchè assottiglia spaventosamente la gamba grazie alla sua forma a cilindro. Assolutamente da provare!
Wellington o Hunter
Lo stivale Wellington è il classico calzare da pioggia, noto ai più color verde militare e abbinato a una canna da pesca. Con il tempo ha conquistato stilisti e icone della moda grazie a versioni colorate e fantasiose. Il nome deriva dal primo Duca di Wellington (diventato poi Primo Ministro del Regno Unito) e inventore di questa scarpa. Già dagli inizi del ‘900, visto lo stilista d’eccezione, i Wellington erano considerati alla moda e raffinati. Impiegati in guerra e in pace, all’asciutto come sotto al diluvio, nei campi e nell’industria, hanno ispirato poesie, canzoni, commedie teatrali, balli, ma soprattutto stilisti e super modelle. Famosissimi oggi sono gli Hunter che possono avere un rivestimento interno in tessuto per tenere caldo il piade, in quanto è noto a tutti che questi stivali sono estremamente freddi. vanno benissimo per la pioggia ma non quando fa freddo...
Lo stivale Wellington è il classico calzare da pioggia, noto ai più color verde militare e abbinato a una canna da pesca. Con il tempo ha conquistato stilisti e icone della moda grazie a versioni colorate e fantasiose. Il nome deriva dal primo Duca di Wellington (diventato poi Primo Ministro del Regno Unito) e inventore di questa scarpa. Già dagli inizi del ‘900, visto lo stilista d’eccezione, i Wellington erano considerati alla moda e raffinati. Impiegati in guerra e in pace, all’asciutto come sotto al diluvio, nei campi e nell’industria, hanno ispirato poesie, canzoni, commedie teatrali, balli, ma soprattutto stilisti e super modelle. Famosissimi oggi sono gli Hunter che possono avere un rivestimento interno in tessuto per tenere caldo il piade, in quanto è noto a tutti che questi stivali sono estremamente freddi. vanno benissimo per la pioggia ma non quando fa freddo...
Knee Boot o Stivali classici
Gli stivali classici arrivano poco più del ginocchio. Possono essere aderenti al polpaccio oppure no.
Gli stivali classici arrivano poco più del ginocchio. Possono essere aderenti al polpaccio oppure no.
Gladiator Boot
E' la versione alta del sandalo da gladiatore tutto fatto a listini. Perfetti in estate da abbinare a vestiti leggeri.
E' la versione alta del sandalo da gladiatore tutto fatto a listini. Perfetti in estate da abbinare a vestiti leggeri.
Cuissard Boot o Thigh High Boot
E' il modello che copre anche il ginocchio e arriva sino alla coscia.
E' il modello che copre anche il ginocchio e arriva sino alla coscia.
Scarpe senza tacco
Ballerina
Calzatura piatta per eccellenza, dal tacco minimo o inesistente. Ne esistono di vari materiali e di vari colori. Ideali per una passeggiata nel massimo del comfort, devono il loro uso comune a Brigitte Bardot, che oltre ad essere una grande attrice era anche una bravissima ballerina classica. Fu lei a chiedere all'azienda Repetto di produrle delle ballerine da passeggio.
Le ballerine sono i modelli più bassi che conosciamo che coprono tutto il piede da punta a tallone ma lasciano scoperto la parte superiore partendo proprio dall’attaccatura delle dita. Sono solitamente a punta tonda ma non mancano nemmeno i modelli a punta, o spuntate, non c'è limite al loro utilizzo!
Calzatura piatta per eccellenza, dal tacco minimo o inesistente. Ne esistono di vari materiali e di vari colori. Ideali per una passeggiata nel massimo del comfort, devono il loro uso comune a Brigitte Bardot, che oltre ad essere una grande attrice era anche una bravissima ballerina classica. Fu lei a chiedere all'azienda Repetto di produrle delle ballerine da passeggio.
Le ballerine sono i modelli più bassi che conosciamo che coprono tutto il piede da punta a tallone ma lasciano scoperto la parte superiore partendo proprio dall’attaccatura delle dita. Sono solitamente a punta tonda ma non mancano nemmeno i modelli a punta, o spuntate, non c'è limite al loro utilizzo!
Jelly
Apprezzatissime in questi ultimi anni le jelly sono scarpe in silicone, ne esistono di molti tipi e modelli, ma le classiche hanno la forma delle ballerine. Famosissime quelle di Melissa che ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. Melissa è un brand brasiliano di calzature per donna in pvc, dal design fashion e contemporaneo, coloratissime e realizzate in una vasta gamma di modelli, come quelli trasparenti, glitterati o profumati.
Il brand è famoso in tutto il mondo per le sue ballerine in plastica dai mix cromatici d'effetto, che esprimono forme e volumi insoliti che celebrano l'arte, la scultura e l'architettura. Le calzature non hanno chiusure né cuciture, perchè il brand applica la tecnologia alla lavorazione della plastica, realizzando a iniezione ogni singolo pezzo.
Molti stilisti noti hanno firmato Special Edition di Melissa, come Vivienne Westwood, Karim Rashid e Zaha Hadid, apportando alle collezioni il proprio tocco creativo.
Apprezzatissime in questi ultimi anni le jelly sono scarpe in silicone, ne esistono di molti tipi e modelli, ma le classiche hanno la forma delle ballerine. Famosissime quelle di Melissa che ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. Melissa è un brand brasiliano di calzature per donna in pvc, dal design fashion e contemporaneo, coloratissime e realizzate in una vasta gamma di modelli, come quelli trasparenti, glitterati o profumati.
Il brand è famoso in tutto il mondo per le sue ballerine in plastica dai mix cromatici d'effetto, che esprimono forme e volumi insoliti che celebrano l'arte, la scultura e l'architettura. Le calzature non hanno chiusure né cuciture, perchè il brand applica la tecnologia alla lavorazione della plastica, realizzando a iniezione ogni singolo pezzo.
Molti stilisti noti hanno firmato Special Edition di Melissa, come Vivienne Westwood, Karim Rashid e Zaha Hadid, apportando alle collezioni il proprio tocco creativo.
Slip-on
Le Slip-on sono scarpe basse, conosciute come o pantofole nella cultura americana, hanno una costruzione tipo mocassino. Prima di apparire nella metà degli anni 1930 dalla Norvegia, hanno iniziato come scarpe casual, ma sono aumentate in popolarità.
Presentano tipici soffietti laterali con inserto di elastico che rendono questa scarpa molto comoda da mettere e da togliere.
Questo modello ha la sua massima popolarità in Gran Bretagna, ed è il marchio Vans a renderle contemporanee proponendole in molti colori e disegni.
Le Slip-on sono scarpe basse, conosciute come o pantofole nella cultura americana, hanno una costruzione tipo mocassino. Prima di apparire nella metà degli anni 1930 dalla Norvegia, hanno iniziato come scarpe casual, ma sono aumentate in popolarità.
Presentano tipici soffietti laterali con inserto di elastico che rendono questa scarpa molto comoda da mettere e da togliere.
Questo modello ha la sua massima popolarità in Gran Bretagna, ed è il marchio Vans a renderle contemporanee proponendole in molti colori e disegni.
Slippers
Le slippers sono le scarpe del momento, una via di mezzo tra le ballerine e le ciabatte da casa. Nascono come scarpe da uomo, molto eleganti, spesso in velluto per poi subire diverse variazioni ed usi. Viste ai piedi maschili di Briatore e Lapo Elkan, sembravano le ciabatte da ospedale che danno alla casa di riposo per vecchietti facoltosi, ma guardandole bene tirano fuori quel tocco bristish che c'è in ognuno di noi.
Ne trovate tantissimi modelli, molto apprezzate quelle borchiate.
Io le adoro, le trovo molto comode e un perfetto sostituto delle ballerine che non mi piacciono molto.
Le slippers sono le scarpe del momento, una via di mezzo tra le ballerine e le ciabatte da casa. Nascono come scarpe da uomo, molto eleganti, spesso in velluto per poi subire diverse variazioni ed usi. Viste ai piedi maschili di Briatore e Lapo Elkan, sembravano le ciabatte da ospedale che danno alla casa di riposo per vecchietti facoltosi, ma guardandole bene tirano fuori quel tocco bristish che c'è in ognuno di noi.
Ne trovate tantissimi modelli, molto apprezzate quelle borchiate.
Io le adoro, le trovo molto comode e un perfetto sostituto delle ballerine che non mi piacciono molto.
Loafer
Il concetto di questa scarpa è il medesimo delle Slip-on, cioè quelle di una scarpa quasi da casa, una ciabatta che possiamo mettere e togliere facilmente. Possono essere confuse con le slippers, ma queste sono più chiuse ai lati della linguetta, risultano quindi molto più serie e adatte ad un look da lavoro.
Il concetto di questa scarpa è il medesimo delle Slip-on, cioè quelle di una scarpa quasi da casa, una ciabatta che possiamo mettere e togliere facilmente. Possono essere confuse con le slippers, ma queste sono più chiuse ai lati della linguetta, risultano quindi molto più serie e adatte ad un look da lavoro.
Penny Loafer
Si adatta in breve tempo al piede avendo la tomaia sfoderata, e si puo’ indossare senza calzini. Il nome deriva dall’abitudine degli studenti della Ivy league negli anni 50′ di nascondere un penny nella linguetta.
Si adatta in breve tempo al piede avendo la tomaia sfoderata, e si puo’ indossare senza calzini. Il nome deriva dall’abitudine degli studenti della Ivy league negli anni 50′ di nascondere un penny nella linguetta.
Tassel Loafer
La versione del mocassino con le nappine, come la precedente versione trattasi di scarpe informali e quindi anche se nell’uso comune vengono accettate anche con abbigliamento piu’ classico, se ci si vuole attenere alle regole dovrebbero essere evitate in situazioni formali.
La versione del mocassino con le nappine, come la precedente versione trattasi di scarpe informali e quindi anche se nell’uso comune vengono accettate anche con abbigliamento piu’ classico, se ci si vuole attenere alle regole dovrebbero essere evitate in situazioni formali.
Espadrillas o Campesine
Tipica calzatura spagnola, sono fatte di tela e tessuto di ogni colore che danno una straordinaria vestibilità al piede.
C'è la versione classica, quella rasoterra, con lacci che si intersecano attorno al polpaccio, oppure la versione con zeppa, sempre comodissima. Basse ed estive sono le espadrillas chiamate anche campesine che sono realizzate in tela e suola in corda e somigliano molto ai mocassini; sono utilizzate soprattutto in Spagna.
Tipica calzatura spagnola, sono fatte di tela e tessuto di ogni colore che danno una straordinaria vestibilità al piede.
C'è la versione classica, quella rasoterra, con lacci che si intersecano attorno al polpaccio, oppure la versione con zeppa, sempre comodissima. Basse ed estive sono le espadrillas chiamate anche campesine che sono realizzate in tela e suola in corda e somigliano molto ai mocassini; sono utilizzate soprattutto in Spagna.
Mocassini
Il modello originale aveva la punta quadrata ma ora ne esistono tante varianti. Rimane tipica la linguetta che copre quasi tutta la parte superiore del piede. Inizialmente era una calzatura solamente maschile ma ormai sono molte le donne che li indossano e per questo gli stilisti si sono sbizzarriti con i colori.
Scarpa "Upper Casual" per eccellenza: comodo, leggero e flessibile.
Adatto alle diverse occasioni: dall'aperitivo in città all'utilizzo in barca a vela. Grazie alle sue molteplici varianti (lucido, colorato, scamosciato, ecc..) diventa classico e chic, e può essere impiegato anche con il frac.
Il modello originale aveva la punta quadrata ma ora ne esistono tante varianti. Rimane tipica la linguetta che copre quasi tutta la parte superiore del piede. Inizialmente era una calzatura solamente maschile ma ormai sono molte le donne che li indossano e per questo gli stilisti si sono sbizzarriti con i colori.
Scarpa "Upper Casual" per eccellenza: comodo, leggero e flessibile.
Adatto alle diverse occasioni: dall'aperitivo in città all'utilizzo in barca a vela. Grazie alle sue molteplici varianti (lucido, colorato, scamosciato, ecc..) diventa classico e chic, e può essere impiegato anche con il frac.
Dockside
Sono le tipiche calzature da barca rese celebri dal marchio Sebago, storico brand nato nel 1946 come produttore di raffinate scarpe per il mondo della vela.
Sono caratterizzate dalla suola in gomma e dal laccio che percorre l'intero perimetro della scarpa attraverso anellini di metallo, per fine nella tipica gala sulla punta.
Sono le tipiche calzature da barca rese celebri dal marchio Sebago, storico brand nato nel 1946 come produttore di raffinate scarpe per il mondo della vela.
Sono caratterizzate dalla suola in gomma e dal laccio che percorre l'intero perimetro della scarpa attraverso anellini di metallo, per fine nella tipica gala sulla punta.
Monk Strap
Dal mondo maschile arriva questo modello molto classico che prevede un laccio sul collo del piede.
Questa scarpa è ritenuta adatta a molte occasioni quotidiane perchè meno rigorosa di altri modelli. Scarpa versatile e pratica, è la versione senza lacci della Derby, con chiusura a fibbia singola oppure multipla. Il suo nome deriva dal fatto che la fibbia ricorda i sandali dei monaci. Viene apprezzata per l’aderenza al piede e per la praticita’ della fibbia al posto delle stringhe.
E’ una via di mezzo tra la scarpa formale stringata e il mocassino sportivo.
Il difetto potrebbe essere che con tale calzatura il fondo dei pantaloni potrebbe rovinarsi se si impiglia nella fibbia per cui e’ consigliabile indossarle con pantalone aderente e stretto in fondo. Se non si e’ inclini verso tale stile di pantalone e’ meglio scegliere la scarpa stringata. Comunque per gli amanti del genere esiste anche la versione scamosciata.
Dal mondo maschile arriva questo modello molto classico che prevede un laccio sul collo del piede.
Questa scarpa è ritenuta adatta a molte occasioni quotidiane perchè meno rigorosa di altri modelli. Scarpa versatile e pratica, è la versione senza lacci della Derby, con chiusura a fibbia singola oppure multipla. Il suo nome deriva dal fatto che la fibbia ricorda i sandali dei monaci. Viene apprezzata per l’aderenza al piede e per la praticita’ della fibbia al posto delle stringhe.
E’ una via di mezzo tra la scarpa formale stringata e il mocassino sportivo.
Il difetto potrebbe essere che con tale calzatura il fondo dei pantaloni potrebbe rovinarsi se si impiglia nella fibbia per cui e’ consigliabile indossarle con pantalone aderente e stretto in fondo. Se non si e’ inclini verso tale stile di pantalone e’ meglio scegliere la scarpa stringata. Comunque per gli amanti del genere esiste anche la versione scamosciata.
Oxford o Balmoral o Francesina
Nata nel 1830, è il modello di scarpa da uomo più classica; prevede sei coppie di occhielli e l'allacciatura chiusa. Ideale per agli appuntamenti formali, sia diurni sia serali, si può abbinare anche a giacche dal taglio sportivo.
In questo tipo di scarpe chiuse stringate le “alette” dei gambetti vengono tenuti insieme dalle stringhe. Nel caso delle allacciature chiuse i gambetti sono cuciti sotto la mascherina e si richiudono sopra ad una striscia di cuoio collocata sotto l’allacciatura. Questo tipo di chiusura, donando al piede un aspetto maggiormente raccolto, è ritenuto più elegante ed adatto ad occasioni formali.
Nata nel 1830, è il modello di scarpa da uomo più classica; prevede sei coppie di occhielli e l'allacciatura chiusa. Ideale per agli appuntamenti formali, sia diurni sia serali, si può abbinare anche a giacche dal taglio sportivo.
In questo tipo di scarpe chiuse stringate le “alette” dei gambetti vengono tenuti insieme dalle stringhe. Nel caso delle allacciature chiuse i gambetti sono cuciti sotto la mascherina e si richiudono sopra ad una striscia di cuoio collocata sotto l’allacciatura. Questo tipo di chiusura, donando al piede un aspetto maggiormente raccolto, è ritenuto più elegante ed adatto ad occasioni formali.
Derby o Blucher
Di aspetto più casual, presenta pianta larga e allacciatura aperta, con le alette dell'occhiello libere. Non ci sono, però, ne forellini ne altre decorazioni.
Frequente la versione disinvolta in daino, può però essere anche in cuoio trattato o colorato, con suola in gomma oppure in para.
Di aspetto più casual, presenta pianta larga e allacciatura aperta, con le alette dell'occhiello libere. Non ci sono, però, ne forellini ne altre decorazioni.
Frequente la versione disinvolta in daino, può però essere anche in cuoio trattato o colorato, con suola in gomma oppure in para.
Ecco lo schema per capire la differenza tra scarpa aperta e scarpa chiusa.
Duilio
Senza dubbio, la più elegante scarpa maschile da città, di colore nero oppure marrone. In pelle corposa e di prassi lucida, si può definire una calzatura "di carattere", da abbinare ad abiti e completi formali, mentre è rigorosamente da escludere l'abbinamento con jeans. Riconoscibile grazie alla punta ovale, o a mandorla, separata da una punzonatura lineare e dagli immancabili occhielli cuciti alla tomaia.
Senza dubbio, la più elegante scarpa maschile da città, di colore nero oppure marrone. In pelle corposa e di prassi lucida, si può definire una calzatura "di carattere", da abbinare ad abiti e completi formali, mentre è rigorosamente da escludere l'abbinamento con jeans. Riconoscibile grazie alla punta ovale, o a mandorla, separata da una punzonatura lineare e dagli immancabili occhielli cuciti alla tomaia.
Brogue
Scarpa da giorno, con suola spessa in gomma o in cuoio. Con un tratto più casual grazie all'occhiello non completamente cucito alla scarpa.
Il tipico decoro forato a coda di rondine è la caratteristica che la distingue. Classica scarpa sportiva, modello Francesina, caratterizzata da una pesante decorazione a traforo sulla punta e intorno alle cuciture.
Scarpa da giorno, con suola spessa in gomma o in cuoio. Con un tratto più casual grazie all'occhiello non completamente cucito alla scarpa.
Il tipico decoro forato a coda di rondine è la caratteristica che la distingue. Classica scarpa sportiva, modello Francesina, caratterizzata da una pesante decorazione a traforo sulla punta e intorno alle cuciture.
Chukkaboot
Stivaletto da uomo da portare con giacche sportive, jeans o spezzati. Solo in caso di intemperie, si può indossare con l’abito elegante.
Questi sono gli stivali alla caviglia con due o tre paia di occhielli per allacciatura, di solito sono realizzati in pelle di vitello o camoscio. Erano popolare alla fine degli anni 1940 e 1950 come abbigliamento casual.
Il nome Chukka deriva dal gioco del polo.
Stivaletto da uomo da portare con giacche sportive, jeans o spezzati. Solo in caso di intemperie, si può indossare con l’abito elegante.
Questi sono gli stivali alla caviglia con due o tre paia di occhielli per allacciatura, di solito sono realizzati in pelle di vitello o camoscio. Erano popolare alla fine degli anni 1940 e 1950 come abbigliamento casual.
Il nome Chukka deriva dal gioco del polo.
Desert Boot
Una forma come lo stivale Chukka è stato indossato dalle forze britanniche nel deserto durante la seconda guerra quindi vengono detti anche Desert boot ed hanno una suola in gomma crepe. Tutte conoscere le Clarks che sono l'emblema di questo modello.
Una forma come lo stivale Chukka è stato indossato dalle forze britanniche nel deserto durante la seconda guerra quindi vengono detti anche Desert boot ed hanno una suola in gomma crepe. Tutte conoscere le Clarks che sono l'emblema di questo modello.
Sneakers
Sono scarpe comode e sportive da passeggio che nella maggior parte dei casi hanno i lacci come le scarpe da ginnastica.
Sono scarpe comode e sportive da passeggio che nella maggior parte dei casi hanno i lacci come le scarpe da ginnastica.
Converse
Converse è un'azienda statunitense che produce calzature dagli inizi del Novecento. Fu fondata da Marquis M. Converse nel 1908 a Malden in Massachusetts (USA).
Il prodotto più famoso dell'azienda è il modello All Star Converse, ideate nel 1923 da Chuck Taylor, un giocatore di basket professionista, per migliorare il suo gioco. Negli anni sessanta, settanta e ottanta andavano di moda nel mondo della musica, infatti molti musicisti e cantanti di gruppi rock indossavano queste scarpe e con gli anni queste scarpe si sono diffuse anche tra il pubblico di massa. Dagli anni Novanta sono tornate molto popolari, anche grazie alla scelta dell'azienda di produrre numerosissime variazioni sul tema, cambiando colori, materiali e forma delle scarpe originali. Dal 9 luglio 2003 il marchio Converse è stato acquisito dalla Nike per 305 milioni di dollari, e le All-Stars sono state rilanciate come fenomeno di moda producendo moltissimi nuovi modelli con colori e disegni di vario tipo.
Converse è un'azienda statunitense che produce calzature dagli inizi del Novecento. Fu fondata da Marquis M. Converse nel 1908 a Malden in Massachusetts (USA).
Il prodotto più famoso dell'azienda è il modello All Star Converse, ideate nel 1923 da Chuck Taylor, un giocatore di basket professionista, per migliorare il suo gioco. Negli anni sessanta, settanta e ottanta andavano di moda nel mondo della musica, infatti molti musicisti e cantanti di gruppi rock indossavano queste scarpe e con gli anni queste scarpe si sono diffuse anche tra il pubblico di massa. Dagli anni Novanta sono tornate molto popolari, anche grazie alla scelta dell'azienda di produrre numerosissime variazioni sul tema, cambiando colori, materiali e forma delle scarpe originali. Dal 9 luglio 2003 il marchio Converse è stato acquisito dalla Nike per 305 milioni di dollari, e le All-Stars sono state rilanciate come fenomeno di moda producendo moltissimi nuovi modelli con colori e disegni di vario tipo.
Crocs
La Crocs Inc. è una compagnia statunitense fondata da Lyndon Hanson, Scott Seamans, e George Boedecker nel luglio 2002. Ha sede a Boulder (Colorado), e commercializza sotto il proprio marchio una sorta di zoccoli in plastica leggera (realizzati precedentemente dalla canadese Foam Creations Inc).
La prima vendita di 200 modelli avvenne nel novembre 2002, presso una fiera navale. Nonostante una campagna pubblicitaria modesta, la vendita si è sviluppata anche al di fuori degli Stati Uniti. La linea dei prodotti è infatti nota per il design originale e la comodità, infatti sono preferiti soprattutto l'estate quando la calzatura si mantiene fresca e non crea cattivi odori all'interno, grazie al materiale che è studiato proprio per evitare questi fenomeni.
Nel 2006 la Crocs ha acquistato la Foam Creations e con essa il brevetto proprietario della resina schiumosa "croslite", realizzata in Etilene Vinil Acetato, la quale dovrebbe garantire dei benefici podologici.
La Crocs Inc. è una compagnia statunitense fondata da Lyndon Hanson, Scott Seamans, e George Boedecker nel luglio 2002. Ha sede a Boulder (Colorado), e commercializza sotto il proprio marchio una sorta di zoccoli in plastica leggera (realizzati precedentemente dalla canadese Foam Creations Inc).
La prima vendita di 200 modelli avvenne nel novembre 2002, presso una fiera navale. Nonostante una campagna pubblicitaria modesta, la vendita si è sviluppata anche al di fuori degli Stati Uniti. La linea dei prodotti è infatti nota per il design originale e la comodità, infatti sono preferiti soprattutto l'estate quando la calzatura si mantiene fresca e non crea cattivi odori all'interno, grazie al materiale che è studiato proprio per evitare questi fenomeni.
Nel 2006 la Crocs ha acquistato la Foam Creations e con essa il brevetto proprietario della resina schiumosa "croslite", realizzata in Etilene Vinil Acetato, la quale dovrebbe garantire dei benefici podologici.
Gladiator Sandals
Una semplice suola bassa e una miriade i lacci in cui il piede è come ingabbiato.
Una semplice suola bassa e una miriade i lacci in cui il piede è come ingabbiato.
Infradito o Flip Flops
Flip-flop (chiamato anche Zori, infradito, jandals, o una varietà di altri nomi di tutto il mondo) sono un tipo di open-dita sandalo tipicamente indossati in situazioni casuali, come in spiaggia. Sono costituiti da una suola piatta tenuto liberamente al piede da un cinturino a forma di Y che passa tra il primo e il secondo dito ed intorno ai lati del piede. Il nome "flip-flop" deriva dal suono emesso da schiaffi tra la pianta del piede e il pavimento quando si cammina.
Questo tipo di calzatura è stato indossato dalla gente di molte culture in tutto il mondo, provenienti fin da gli antichi Egizi nel 4000 a.c. Il moderno flip-flop scende dal Zori giapponese, che divenne popolare dopo la seconda guerra mondiale quando i soldati di ritorno per gli Stati Uniti li ha portati indietro. Sono diventati popolari in impostazioni casuali nel corso del 1960, 1990, e 2000, e alcune varietà hanno anche trovato la loro strada in più abbigliamento formale, nonostante le critiche.
Alcuni modelli di infradito possono prevedere il tacco anche molto alto.
Le più famose sono la versione da spiaggia di Havaianas.
Flip-flop (chiamato anche Zori, infradito, jandals, o una varietà di altri nomi di tutto il mondo) sono un tipo di open-dita sandalo tipicamente indossati in situazioni casuali, come in spiaggia. Sono costituiti da una suola piatta tenuto liberamente al piede da un cinturino a forma di Y che passa tra il primo e il secondo dito ed intorno ai lati del piede. Il nome "flip-flop" deriva dal suono emesso da schiaffi tra la pianta del piede e il pavimento quando si cammina.
Questo tipo di calzatura è stato indossato dalla gente di molte culture in tutto il mondo, provenienti fin da gli antichi Egizi nel 4000 a.c. Il moderno flip-flop scende dal Zori giapponese, che divenne popolare dopo la seconda guerra mondiale quando i soldati di ritorno per gli Stati Uniti li ha portati indietro. Sono diventati popolari in impostazioni casuali nel corso del 1960, 1990, e 2000, e alcune varietà hanno anche trovato la loro strada in più abbigliamento formale, nonostante le critiche.
Alcuni modelli di infradito possono prevedere il tacco anche molto alto.
Le più famose sono la versione da spiaggia di Havaianas.
Zori
Gli zōri sono dei sandali tradizionali giapponesi. Si tratta di calzature senza tacco, simili all'infradito occidentale, fatte di paglia di riso o altre fibre naturali, stoffa, legno laccato, pelle, gomma o altri materiali sintetici. Il tallone dovrebbe sporgere di circa 1/2 cm-1 cm dietro, e il mignolo non ha nulla su cui appoggiare. La stringa che tiene unito il piede alla calzatura è chiamata hanao. L'hanao, come nei geta, è posto al centro della parte finale del sandalo, non c'è quindi distinzione tra scarpa destra e scarpa sinistra; può essere di materiali come il velour, vinile, broccato o pelle (per gli uomini).
Gli zōri da donna in vinile sono considerati mediamente formali, ma non formali come quelli in stoffa, come ad esempio quelli in broccato, che sono utilizzati in occasioni più cerimoniose come ad esempio un matrimonio o un funerale. Lhanao è di solito di colore rosso.
Gli zōri da uomo sono spesso fatti con materiali che imitano la paglia, come il polistirolo espanso e con le suole in sughero. L'hanao per gli uomini è spesso bianco o nero.
Vengono indossati con degli indumenti tradizionali giapponesi come il formale kimono, mentre con la sua versione più informale, lo yukata, sono preferiti i geta, un altro tipo di sandalo tradizionale giapponese. Gli zōri sono indossati con degli appositi calzini (quando presenti, per occasioni più formali) chiamati tabi. Gli zōri con la suola ricoperta di giunco che somiglia ai materassini tatami, non vengono di solito indossati con il kimono, ma sono considerati scarpe da lavoro o vengono abbinate ad un abbigliamento occidentale casual oppure ad altri indumenti tipici giapponesi come ad esempio il jinbei.
Come tutti i sandali tradizionali giapponesi gli zōri permettono una libera circolazione dell'aria intorno al piede, una caratteristica che probabilmente è stata adottata a causa del clima umido che predomina in gran parte del Giappone. Possono essere indossati e tolte molto facilmente, cosa molto importante in una cultura dove le scarpe vengono costantemente messe e tolte; inoltre, con un kimono stretto, delle scarpe con i lacci sarebbero molto difficili da allacciare. Tutto ciò spiega il perché del successo di questo tipo di scarpa in Giappone.
Gli zōri sono dei sandali tradizionali giapponesi. Si tratta di calzature senza tacco, simili all'infradito occidentale, fatte di paglia di riso o altre fibre naturali, stoffa, legno laccato, pelle, gomma o altri materiali sintetici. Il tallone dovrebbe sporgere di circa 1/2 cm-1 cm dietro, e il mignolo non ha nulla su cui appoggiare. La stringa che tiene unito il piede alla calzatura è chiamata hanao. L'hanao, come nei geta, è posto al centro della parte finale del sandalo, non c'è quindi distinzione tra scarpa destra e scarpa sinistra; può essere di materiali come il velour, vinile, broccato o pelle (per gli uomini).
Gli zōri da donna in vinile sono considerati mediamente formali, ma non formali come quelli in stoffa, come ad esempio quelli in broccato, che sono utilizzati in occasioni più cerimoniose come ad esempio un matrimonio o un funerale. Lhanao è di solito di colore rosso.
Gli zōri da uomo sono spesso fatti con materiali che imitano la paglia, come il polistirolo espanso e con le suole in sughero. L'hanao per gli uomini è spesso bianco o nero.
Vengono indossati con degli indumenti tradizionali giapponesi come il formale kimono, mentre con la sua versione più informale, lo yukata, sono preferiti i geta, un altro tipo di sandalo tradizionale giapponese. Gli zōri sono indossati con degli appositi calzini (quando presenti, per occasioni più formali) chiamati tabi. Gli zōri con la suola ricoperta di giunco che somiglia ai materassini tatami, non vengono di solito indossati con il kimono, ma sono considerati scarpe da lavoro o vengono abbinate ad un abbigliamento occidentale casual oppure ad altri indumenti tipici giapponesi come ad esempio il jinbei.
Come tutti i sandali tradizionali giapponesi gli zōri permettono una libera circolazione dell'aria intorno al piede, una caratteristica che probabilmente è stata adottata a causa del clima umido che predomina in gran parte del Giappone. Possono essere indossati e tolte molto facilmente, cosa molto importante in una cultura dove le scarpe vengono costantemente messe e tolte; inoltre, con un kimono stretto, delle scarpe con i lacci sarebbero molto difficili da allacciare. Tutto ciò spiega il perché del successo di questo tipo di scarpa in Giappone.
Geta
I geta sono dei sandali tradizionali giapponesi a metà tra gli zoccoli e le infradito. Sono un tipo di calzatura con una suola in legno rialzata da due tasselli, tenuta sul piede con una stringa che divide l'alluce dalle altre dita del piede. Vengono indossate con gli abiti tradizionali giapponesi, come gli yukata e meno frequentemente con i kimono, ma durante l'estate (in Giappone) vengono portate anche con abiti occidentali. Grazie alla suola fortemente rialzata, con la neve o la pioggia, vengono preferite ad altri sandali tradizionali come gli zōri. Generalmente, i geta, vengono portati sia senza calzini che con appositi calzini chiamati tabi.
La calzatura consta di una tavoletta legno grezzo, chiamata dai, con una stringa di tessuto chiamata hanao che passa tra l'alluce e il secondo dito. I due tasselli sotto la suola vengono chiamati ha; anch'essi sono in legno, di solito di kiri, ed emettono un suono particolare a contatto col suolo, che è chiamato okarankoron.
Il dai può variare molto: la forma può essere ovale (ritenuto più femminile) o rettangolare (ritenuto più virile), il colore può essere naturale, laccato o dipinto. Anche l'ha può variare, ad esempio, i tengu-geta hanno un tassello unico al centro della suola, mentre esiste un tipo poco comune di geta che ha tre tasselli. I tasselli non sono separati, ovvero l'intera scarpa, di solito, viene ottenuta lavorando un solo blocco di legno; inoltre, gli ha possono avere una base di gomma, incollata alle estremità.
Recentemente sono entrati in commercio dei geta con fattezze più occidentali, con una forma più arrotondata e con un dai ergonomico, un tacco unico come negli zoccoli invece che due tasselli distinti e una stringa laterale come nelle infradito.
I geta sono dei sandali tradizionali giapponesi a metà tra gli zoccoli e le infradito. Sono un tipo di calzatura con una suola in legno rialzata da due tasselli, tenuta sul piede con una stringa che divide l'alluce dalle altre dita del piede. Vengono indossate con gli abiti tradizionali giapponesi, come gli yukata e meno frequentemente con i kimono, ma durante l'estate (in Giappone) vengono portate anche con abiti occidentali. Grazie alla suola fortemente rialzata, con la neve o la pioggia, vengono preferite ad altri sandali tradizionali come gli zōri. Generalmente, i geta, vengono portati sia senza calzini che con appositi calzini chiamati tabi.
La calzatura consta di una tavoletta legno grezzo, chiamata dai, con una stringa di tessuto chiamata hanao che passa tra l'alluce e il secondo dito. I due tasselli sotto la suola vengono chiamati ha; anch'essi sono in legno, di solito di kiri, ed emettono un suono particolare a contatto col suolo, che è chiamato okarankoron.
Il dai può variare molto: la forma può essere ovale (ritenuto più femminile) o rettangolare (ritenuto più virile), il colore può essere naturale, laccato o dipinto. Anche l'ha può variare, ad esempio, i tengu-geta hanno un tassello unico al centro della suola, mentre esiste un tipo poco comune di geta che ha tre tasselli. I tasselli non sono separati, ovvero l'intera scarpa, di solito, viene ottenuta lavorando un solo blocco di legno; inoltre, gli ha possono avere una base di gomma, incollata alle estremità.
Recentemente sono entrati in commercio dei geta con fattezze più occidentali, con una forma più arrotondata e con un dai ergonomico, un tacco unico come negli zoccoli invece che due tasselli distinti e una stringa laterale come nelle infradito.
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