lunedì 29 febbraio 2016

dopo questo video abbiamo speranze



I can't belive in my eyes :oAmazing makeup by Goar_avetisyanCredit: @goar_avetisyan
Pubblicato da Olipretty su Domenica 28 febbraio 2016

domenica 28 febbraio 2016

XLove - TOFFA: Tre grandi donne La storia di tre donne che in passato erano uomini.

http://www.video.mediaset.it/video/xlove/clip/439804/toffa-tre-grandi-donne.html

Monica Romano, l'attivista transgender si racconta in un libro: "Farcela è possibile, anche se mancano i diritti"

http://www.huffingtonpost.it/2016/02/27/monica-romano-trans-_n_9334382.html

La vita di Monica Romano inizia nel 1998. Monica ha 19 anni e ha appena iniziato il percorso di transizione verso il genere femminile. Ma per scrollarsi di dosso anni di pregiudizi e di etichette manca ancora un passaggio: cambiare nome per le persone transgender è il coronamento della propria rinascita. “Ho scelto di chiamarmi Monica in omaggio a una donna che ammiro molto. Mia mamma avrebbe preferito Ilenia”, racconta Romano, 37 anni ad aprile, attivista lgbt e impiegata in uno studio di Consulenza del Lavoro a Milano.

lenia è il nome che Monica ha destinato al personaggio principale del suo libro, Trans. Storie di ragazze XY, pubblicato da Ugo Mursia nel novembre 2015. Il romanzo è un memoir, un genere letterario simile all’autobiografia che non prevede però la ricostruzione puntuale dei fatti. “Ma in ogni caso tutto ciò che viene raccontato nel libro è reale, si tratta di eventi che io o altre ragazze trans abbiamo vissuto”, spiega Monica Romano. Attraverso Ilenia, Monica ripercorre la propria esistenza. A partire dai tempi dell’infanzia, quando la gente inizia a mostrarsi imbarazzata per le sue espressioni e il suo modo di giocare.

“La parte difficile è cominciata verso i 12 o 13 anni. Le persone attorno a me avevano perso la pazienza, pretendevano che definissi con chiarezza la mia identità”, racconta la donna. “Per me l’adolescenza è stata una guerra aperta. Con le medie e il liceo sono arrivati il bullismo, l’emarginazione, le botte. Con i miei genitori non ne parlavo perché avevo paura di rivelarmi”. Passano gli anni, le domande aumentano. Fino a quando Monica si imbatte nel termine ‘trans’. La ragazza inizia ad avvicinarsi al mondo transgender, terrorizzata dalla notte, dalla possibilità di essere inghiottita dalla strada. “Allora l’unico modo per conoscere altre ragazze transgender era frequentare discoteche o locali notturni. Molte mie amiche – pur desiderando un regolare lavoro diurno - hanno finito per prostituirsi. Altre sono morte, spesso ammazzate”.



Nel frattempo nasce l’associazione Arcitrans. “Per me è stata una salvezza. Finalmente potevo conoscere donne trans che ce l’avevano fatta”. Grazie al sostegno di Arcitrans Monica riesce a conciliare il percorso di transizione con lo studio. Si iscrive alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano e intanto cerca lavoro. “Durante gli esami universitari il nome sul mio documento era ancora maschile: come moltissime altre persone transgender in Italia, vivevo in un limbo giuridico. Sono diventata per legge Monica Romano solo nel 2007, giusto in tempo per la laurea”, dice Romano. “Per quanto riguarda la ricerca del lavoro, ho fatto numerosi colloqui con selezionatrici che mi ridevano in faccia”.

Ma la rivincita arriverà presto. A soli tre mesi dalla laurea, Monica viene assunta in uno studio di Consulenza del Lavoro. “Il capo mi ha detto: ‘Lei non mi è molto simpatica, ma è brava’”, spiega la 36enne, che lavora tuttora nello stesso studio, dove si occupa di Amministrazione del Personale.
Monica Romano è l’esempio di chi ce l’ha fatta. “Gestisco lo sportello ‘Identità di genere’ del circolo ‘Harvey Milk’: vengono moltissimi giovani accompagnati dai genitori. Sono spaventati. Spiego loro che avere una vita dignitosa, felice, normale è possibile”.



Il problema più difficile è smantellare i pregiudizi, che è ciò che la donna ha voluto fare con il proprio libro. “Tra le varie cose, si pensa che una donna transgender debba essere per forza eterosessuale: non è così. Io sono lesbica, ho una compagna da un anno e mezzo e prima sono stata con un’altra donna per tre. Nel momento in cui si impara ad amarsi e si trova il proprio equilibrio, anche la vita sentimentale inizia a funzionare”.

Ma il lato più spiacevole è quello dell’umiliazione sociale. “Io sono stata fortunata. La mia famiglia mi sostiene. Ho una mamma amazzone, mi ha sempre difeso e aiutato. Anche mio papà non mi ha mai fatto mancare nulla, anche se al principio ha avuto delle perplessità. Il supporto della famiglia è fondamentale. Sono moltissimi i ragazzi che vengono lasciati soli e che non vengono accettati dai propri cari”, afferma la 36enne. “Anche nelle scuole è una tematica di cui non si parla”.



“Il percorso di transizione invece è una gioia”, continua Romano. “Osservare i cambiamenti della terapia ormonale ti fa sentire libera: assomigli sempre più a stessa”. Il percorso dura dai due a quattro anni a seconda delle diverse Regioni (le liste d’attesa possono essere lunghe). In Lombardia non esiste alcun polo chirurgico: l’ospedale Niguarda offre solo la terapia ormonale. Fino all’anno scorso, se una persona transgender voleva cambiare il proprio nome sui documenti doveva necessariamente sottoporsi a interventi demolitivi degli organi genitali. Ora, a più di trent'anni dall'approvazione della legge che regola i percorsi di transizione in Italia, due sentenze storiche della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale hanno sancito il diritto alla propria identità indipendentemente dagli interventi ai genitali.

“Rispetto a 15 anni fa lo stigma nei confronti delle persone transgender è meno forte, si inizia a intravedere un cambiamento”, conclude la donna. “Anche se amo l’Italia, ho pensato molte volte di andare a vivere all’estero, più che altro per il modo in cui vengono sfruttati i giovani italiani nel mondo del lavoro”.

sabato 27 febbraio 2016

TUTTI I RIMEDI PER LIMITARE I FASTIDI DOVUTI ALL'USO DEL COMPUTER


Rimedi per limitare i fastidi dovuti all'uso del computer: ecco i consigli per affrontare meglio le giornate lavorative davanti al pc! I fastidi dopo una giornata in ufficio passata davanti al computer possono essere davvero tanti e svariati. Infatti, lunghe ore al giorno davanti al pc o ad altri dispositivi digitali possono metterci in difficoltà e provocare alcuni fastidi poco piacevoli. Ma quali sono le soluzioni per affrontare meglio le giornate trascorse in ufficio? Scopriamoli tutti!
fastidi dovuti all’uso del computer possono essere davvero tanti e possono riguardare diverse parti del corpo. Per esempio, i fastidi più comuni per chi lavora in ufficio davanti al computer sono ilmal di schiena e i dolori alla cervicale, dovuti spesso ad una cattiva postura davanti al pc. A tal proposito, la seduta per chi sta spesso al pc dovrebbe essere studiata per rispettare la postura fisiologica ed evitare così conseguenze per la salute. In particolare, anche le cosce dovrebbero essere ben sostenute dalla seduta, mentre le ginocchia dovrebbero essere piegate ad angolo retto e i piedi poggiati sempre a terra. Se, poi, nonostante tali accorgimenti si soffre di dolori da mal di schiena dovuti all’uso del computer potrebbero essere d’aiuto rimedi naturali come l’artiglio del diavolo in crema, che calma i dolori e al tempo stesso aiuta a disinfiammare la parte della schiena indolenzita. Inoltre potrebbe essere d’aiuto praticare regolarmente dell’attività fisica per tonificare e allungare le fasce muscolari.
Oltre alla seduta, che andrebbe regolata e corretta, i fastidi dovuti all’uso del pc possono riguardare anche gli occhi. La luce blu degli schermi, infatti, potrebbe a lungo termine portare a danni all’occhio, come per esempio la degenerazione maculare precoce della retina. Oltre ai danni più seri all’occhio, potrebbe verificarsi anche un certo affaticamento dell’occhio o una compromessa visione dovuta all’uso prolungato del pc. A tal proposito, potrebbe essere utile sforzarsi di ammiccare spesso quando si lavora al pc e di tanto in tanto chiudere gli occhi per alcuni secondi. Per una lubrificazione e idratazione maggiore dell’occhio possono essere utili anche poche gocce di collirio omeopatico. Inoltre, per limitare i fastidi agli occhi dovuti al pc, è consigliato rivolgere frequentemente lo sguardo lontano mentre si lavora al computer, guardando o mettendo a fuoco oggetti lontani dal monitor, al fine di evitare di guardare troppo spesso da vicino. Infine, per limitare i danni agli occhi dovuti all’uso del computer, potrebbe essere utile l’utilizzo di occhiali da vista che proteggono dai danni dovuti alla luce blu.
Un altro fastidio piuttosto comune dopo orari d’ufficio lunghi e tante ore passate davanti al computer, è il tipico cerchio alla testa o mal di testa. Perciò, se la tipica cefalea da ufficio è legata a un momento di stress lavorativo aggravato dalla luce del pc o dal movimento, potrebbero essere utili dei rimedi omeopatici o naturali, come ad esempio una tisana o una camomilla. Ad ogni modo, per combattere lo stress lavorativo è utile seguire un’alimentazione corretta, ricca di cereali integrali, legumi, pesce, semi oleosi, frutta secca, olio di oliva, verdura e frutta di stagione, in modo da fornire all’organismo tutti i nutrienti per recuperare le forze.
Infine, anche stare seduti nella stessa posizione davanti al pc può causare gonfiore e pesantezza alle gambe. Perciò, in caso di gonfiore alle gambe potrebbero essere utili rimedi piuttosto semplici e naturali, come l’utilizzo di creme in gel per risolvere il tipico gonfiore e la sensazione di pesantezza alle gambe.

10 alimenti che gonfiano pancia e stomaco

chi di voi desidera un pancino piatto per indossare vestitini??? io...ma non sempre riusciamo a diminuire il volume del pancino ma ecco qui qualche consiglio utile per voi e per me :)

La pancia gonfia è un problema che ci accomuna tutti quanti, è quindi necessario sapere che ci sono alcuni alimenti che andrebbero evitati per porre rimedio a questo problema.

Bevande gassate: le bevande gassate sono uno delle principali cause di gonfiore addominale, dovete quindi evitare bibite gassate, zuccherate e alcoliche.

Broccoli: i broccoli causano gonfiore addominale ma sono importantissimi nell’alimentazione quindi il nostro consiglio è quello di mangiarli bolliti oppure cotti al vapore.

Latticini: i latticini vanno invece consumati con molta moderazione, soprattutto se vi causano problemi digestivi. Cercate quindi di limitarne il consumo ed integrare con alternative vegetali.

Legumi: i legumi causano gonfiore addominale ma non possono essere esclusi dall’alimentazione, il nostro consiglio è quello di consumarne in piccole porzioni almeno 3 volte a settimana, senza esagerare.

Zucchero: lo zucchero causa gonfiore addominale e ritenzione idrica, cercate di evitare gli zuccheri raffinati e preferite quelli buoni, come gli zuccheri della frutta.

Cereali integrali: i cereali integrale sono un’altra causa di gonfiore addominale, anche questi però non possono essere esclusi dalla nostra alimentazione anzi svolgono un ruolo fondamentale, proprio come i legumi. Il nostro consiglio è quello di non esagerare con le porzioni, quindi poco ma spesso.

Cibi grassi: evitate i cibi troppo grassi e i fritti, preferite grassi buoni come l’olio extra vergine di oliva a crudo.

Peperoni: i peperoni sono un altro alimento che crea gonfiore addominale, anche in questo caso è consigliabile mangiarlo in piccole porzioni.

Per combattere la pancia gonfia basta seguire inoltre alcune semplici regole, per prima cosa dobbiamo seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, bere molta acqua, fare un po’ di attività fisica (se non potete basta camminare per almeno 2 ore a settimana).

Ci sono inoltre alcuni alimenti che ci aiutano a contrastare la pancia gonfia, vediamo insieme di cosa si tratta

Tè verde: il tè verde accelera il metabolismo, inibisce l’assorbimento di grasso distribuendolo su tutto il corpo.

Finocchio: il finocchio è un alimento con pochissime calorie, è diuretico e utilissimo per chi soffre di problemi digestivi. Il finocchio aiuta inoltre ad eliminare liquidi in eccesso e tossine.

Ananas: l’ananas oltre ad essere un frutto particolarmente rinfrescante, è un ottimo aiuto per la ritenzione idrica, svolge un effetto depurativo e favorisce la digestione.

Mirtillo: il mirtillo è un potente antiossidante, contiene molta acqua e minerali, favorisce la diuresi e contrasta la ritenzione idrica.

camminare con i tacchi

martedì 23 febbraio 2016

domenica 21 febbraio 2016

Lili Elbe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Lili Ilse Elvenes
Lili Ilse Elvenes (Vejle28 dicembre 1882 – Dresda13 settembre 1931) è stata un'artista danese. Meglio conosciuta come Lili Elbe e nata di genere maschile sotto il nome di Einar Mogens Andreas Wegener, è stata la prima persona nella storia a sottoporsi a un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale e ad essere identificata come transessuale[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Einar Wegener incontrò Gerda Gottlieb alla scuola d'arte di Copenaghen (Kunstakademiet); i due si sposarono nel 1904, quando Einar aveva 22 anni e Gerda 19. Entrambi lavoravano come illustratori: Einar si specializzò in dipinti di paesaggi, mentre Gerda lavorava per riviste di moda e creava libri illustrati. Caratteristiche di Einar erano una spiccata sensibilità femminile e l'interesse per l'abbigliamento femminile.
Einar e Gerda viaggiarono in tutta Europa, dall'Italia alla Francia, per poi stabilirsi a Parigi nel 1912. Nella capitale francese, Einar ebbe modo di vivere apertamente come una donna. Divenne modella e musa per i dipinti di Gerda indossando abiti femminili e assunse il nome di Lili Elbe. Tra gli anni venti e trenta Wegener si presentava regolarmente come una donna a tutte le feste e gli eventi pubblici utilizzando questo nome. Solo Gerda e pochi amici fidati erano al corrente della transessualità di Lili, che veniva presentata come la sorella di Einar.[3]

Cambio di sesso[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1930 Lili Elbe andò in Germania per sottoporsi all'intervento chirurgico per la riassegnazione sessuale, all'epoca ancora sperimentale. Si sottopose a cinque operazioni in un periodo di due anni. Il primo intervento fu la rimozione dei testicoli (orchiectomia) sotto la supervisione del sessuologo berlinese Magnus Hirschfeld.[4] La seconda operazione consistette nella rimozione del pene nel trapianto delle ovaie, rimosse in un secondo momento grazie ad altri due interventi a causa di un rigetto e di altre gravi complicazioni. La quinta operazione fu il trapianto dell'utero, per poter consentire a Lili, allora quasi cinquantenne, di diventare madre.[5]
La sua storia cambio di sesso suscitò la curiosità della stampa in Danimarca e in Germania, tanto che l'allora re di DanimarcaCristiano X, invalidò il suo matrimonio con Gerda nell'ottobre del 1930. Nello stesso anno riuscì ad ottenere il riconoscimento legale del suo nuovo sesso e il cambio di nome, ricevendo il passaporto come Lili Elbe. Dopo il cambio di sesso smise di dipingere, sostenendo che fosse un qualcosa che apparteneva solo a Einar. Nel frattempo Gerda si risposò con un ufficiale militare italiano, Fernando Porta, e si trasferì in Marocco. Lì visse per diversi anni e dopo il divorzio dal marito tornò in Danimarca, dove morì.

La morte[modifica | modifica wikitesto]

Lili Elbe morì nel 1931 a causa di complicazioni, tre mesi dopo la sua quinta e ultima operazione. Si pensa che la causa della sua morte sia stato il rigetto dopo l'impianto dell'utero.[5] È stata sepolta a Dresda, in Germania.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 lo scrittore David Ebershoff pubblicò il romanzo La danese (The Danish Girl), edito in Italia da Guanda, che divenne un best-seller internazionale tradotto in diverse lingue. Tratto dal romanzo il film del 2015 The Danish Girl diretto da Tom Hooper con Eddie Redmayne nel ruolo di Lili.

Femminiello

Femminiello

rimane sempre un cultura storica da leggere
 1586 Giovanni Battista Della Porta


« Nell'isola di Sicilia son molti effeminati, et io ne viddi uno in Napoli di pochi peli in barba o quasi niuno; di piccola bocca, di ciglia delicate e dritte, di occhio vergognoso, come donna; la voce debile e sottile non poteva soffrir molta fatica; di collo non fermo, di color bianco, che si mordeva le labra; et insomma con corpo e gesti di femina. Volentieri stava in casa e sempre con una faldiglia [crinolina, NdR], come donna attendeva alla cucina et alla conocchia [a filare]; fuggiva gli omini, e conversava con le femine volentieri, e giacendo con loro, era più femina che l'istesse femine; ragionava come femina, e si dava l'articolo femineo sempre [parlava sempre di sé al femminile, NdR]: "trista me, amara me"; et il peggio era, che peggior d'una femina sopportava la nefanda Venere [la sodomia][1]»


Un femminiello del XIX secolo.

nonostante tutto la trovo molto femminile visto anche con i tempi che viveva il vestito poi e incantevole

sabato 20 febbraio 2016

nylonworld

con questo video (non so se per voi e lo stesso) ma mi provoca tante emozioni, un uomo gli salterebbe addosso io invece voglio la sua camicetta,le sue calze e poi ovviamente baciarla...mi provoca tante emozioni questo video

Get your own hot stockings here: http://amzn.to/1v7STIO#nylon #sexy
Pubblicato da Nylonworld su Lunedì 12 gennaio 2015

giovedì 18 febbraio 2016

lunedì 15 febbraio 2016

aggiornamenti in corso...

sono contenta ho aggiunto tre nuove sezioni sul mio blog che li trovate alla vostra destra

shopping per noi italia: sezione per fare shopping in italia per trovare vestiti,accessori,scarpe
shopping per noi nel mondo: sezione per fare shopping nel resto del mondo per trovare vestiti,accessori,scarpe,protesi per seni busti fianchi

i film per noi consigliati: filmografia di film a temi LGBT
farei anche una sezione libri ma ci devo pensare

comunque sono contenta di come vanno le cose sui miei blog...sentire sorelline che mi ringraziano per quello che posto mi fa sentire felice

tutte queste sezioni saranno aggiornate col tempo se volete lasciate un commento con link per fare shopping o film con tematiche LGBT

baci a tutte :**

Elena Blush tutorial come nascondere le sopracciglia per modificare la forma

giovedì 11 febbraio 2016

Come Cambiare Sesso (Da Maschio a Femmina)

Come Cambiare Sesso (Da Maschio a Femmina)

La transizione fisica da maschio a femmina, cioè il processo per diventare una donna transessuale, è un percorso individuale e personale. Non esiste un modo giusto e uno sbagliato per farlo. Sebbene molte donne transessuali decidano di sottoporsi a un intervento di riattribuzione chirurgica del sesso, altre ritengono che la terapia ormonale sostitutiva sia sufficiente. Il processo di transizione, a prescindere da cosa comporti, è lungo, costoso e rischioso, ma può condurre a risultati davvero appaganti! Sii paziente e circondati di amici e familiari che ti sostengano.

1
Pondera la tua decisione. Accettare di essere transgender, cioè un individuo che non si identifica con il sesso biologico alla nascita, è diverso dall'impegnarsi per tutta la vita a essere transessuale, cioè una persona che ha cambiato o sta cercando di cambiare sesso attraverso un intervento e un trattamento medico. La transizione è un processo irreversibile, rischioso, lungo e costoso. Tieni un diario e discuti della tua decisione con un amico fidato o con i membri di un gruppo di supporto.

    Se nella città in cui vivi non c'è un gruppo di supporto per persone transessuali e transgender, unisciti a una comunità online.

2
Fai delle ricerche. Leggi e informati più che puoi in merito al processo. Documentati sui benefici, i rischi e i costi della transizione. Valuta diverse procedure, preparati ad affrontare la discriminazione e tieni in considerazione quanto denaro ti servirà per portare a termine il tuo progetto. Puoi procurarti le fonti di informazione in vari luoghi e attraverso diversi canali. Naviga in internet usando le parole chiave come "LGBTQ", "da maschio a femmina" o "transgender". Trova dei libri o delle riviste in biblioteca su questo argomento. Anche i membri del gruppo di supporto possono darti ottimi consigli, approfitta della loro conoscenza!

    Ricorda che ogni processo di cambiamento è unico, specifico e personale. Non devi sottoporti per forza a grandi trattamenti per la depilazione definitiva oppure puoi scegliere di rinunciare all'impianto di protesi mammarie dopo esserti sottoposta alla terapia ormonale sostitutiva. Anche se non volessi eseguire delle procedure mediche, sappi che è fondamentale conoscere a fondo tutto il processo di transizione; in questo modo puoi prendere una decisione consapevole e informata.

3
Dichiara le tue intenzioni alle persone che ti stanno vicine. È stressante decidere se, quando, dove e come annunciare la tua decisione alla famiglia e agli amici! Proprio come il processo di cambiamento, anche il coming-out è un evento personale e unico. Scegli il metodo che senti più adatto alle tue esigenze. Se preferisci dei colloqui individuali, parla con una persona per volta; se ritieni opportuno fare un annuncio di gruppo, allora riunisci i tuoi amici più stretti e la famiglia. Non è necessario mettere a conoscenza di questa tua decisione tutte le persone che conosci. Sii onesta con coloro che ti stanno vicino, condividi la tua storia e chiedi il loro sostegno. Concedi loro del tempo e dello spazio per "digerire" la notizia.

4
Discuti della faccenda con la tua compagnia di assicurazione sanitaria, se ce l'hai, e inizia a risparmiare denaro. La transizione è molto costosa. Alcune compagnie di assicurazione coprono parte delle terapie, ma difficilmente tutta la procedura. Informati se la tua polizza prevede un rimborso per la terapia psicologica, ormonale, la depilazione definitiva, l'impianto di protesi mammaria o la vaginoplastica. Se non hai un'assicurazione sanitaria o la tua polizza non prevede questi trattamenti, non farti prendere dal panico! Prendi un appuntamento presso l'ASL di competenza e presso l'assistente sociale; in alcuni casi il servizio sanitario nazionale fornisce delle terapie per le quali dovrai pagare solo un ticket. Inoltre chiedi a un amico parsimonioso di aiutarti a stilare un piano di risparmio e a capire i costi totali che dovrai sostenere. Quando hai un'idea del preventivo, comincia a mettere da parte dei risparmi.

    Un intervento di vaginoplastica in media costa 20.000 euro. Le sedute di depilazione definitiva hanno un prezzo variabile, dai 30 ai 150 euro all'ora. La terapia ormonale sostitutiva costa fra i 5 e gli 80 euro al mese e deve essere seguita per tutta la vita.
    La durata del processo spesso è determinata dalle tue possibilità economiche.


5
Inizia ad allenarti per usare una voce femminile. Prima di iniziare la terapia ormonale, fai attività fisica perché sarà difficile perdere peso mentre prendi gli ormoni! Allo stesso tempo esercitati con la tonalità della tua voce. Fai alcune prove per impostare il tono, il volume e la risonanza che preferisci. Allenati per passare da una voce di "petto" a una di "testa", in altre parole devi parlare in falsetto. Quando padroneggi questa tecnica, puoi provare degli esercizi più complessi, come controllare coscientemente i muscoli della laringe e quelli che circondano il pomo d'Adamo.

    Appoggia due dita sul pomo d'Adamo e sollevalo vocalizzando con un tono acuto. Con il tempo i muscoli che lo circondano lo solleveranno automaticamente.

Incontrare un Terapista

 Cerca uno psicoterapeuta qualificato. In base ai protocolli per il cambio di sesso, devi recarti da uno psicologo o uno psichiatra prima di poterti sottoporre alla terapia ormonale sostitutiva o alla chirurgia. Chiedi ai tuoi amici della comunità trans qualche nominativo di professionisti competenti in questo campo. Fai qualche ricerca online per trovare un terapista che abbia esperienza con gli individui transgender. Impegnati solo con un terapeuta che ti faccia sentire a tuo agio.

    Chiedi agli altri pazienti qual è la tariffa oraria dello psicologo, a quale scuola fa riferimento e il livello di accettazione.
    Poni molte domande ai vari terapeuti che hai selezionato. Informati in merito al loro interesse riguardo la terapia di genere e quanti dei loro pazienti sono stati ammessi alla terapia ormonale e chirurgica.
    Se non si instaura un buon rapporto con uno psicologo, non temere di cambiarlo.


2
Ricevi una diagnosi formale. Dopo una serie di sedute, il terapista valuta la tua situazione personale e formula una diagnosi. Quando è certo che provi sintomi costanti, come il disgusto per i tuoi stessi genitali, il desiderio di rimuovere ogni segno del tuo sesso biologico e/o raggiungi la certezza che il tuo sesso biologico non corrisponda al tuo vero genere, allora ti diagnosticherà il disturbo dell'identità di genere.

    Devi manifestare questi sintomi per almeno sei mesi.
    Sii onesta con il terapista e lo psicologo.
    La disforia di genere non significa che tu sia malata o "sbagliata"; semplicemente vuol dire che non sei felice di vivere con il sesso che ti è stato attribuito. I medici devono formalizzare tutto questo per giustificare il fatto che ti daranno delle pillole, una terapia e/o ti sottoporranno alla chirurgia (in base al tuo volere e necessità).
    Il disturbo dell'identità di genere non necessariamente prevede che l'individuo sia triste. Se ti senti depressa o ansiosa, parlane con lo psicologo. Il trattamento potrebbe portare a dei benefici.

3
Sviluppa un piano terapeutico. Una volta formalizzata la diagnosi di disforia di genere, lo psicologo o lo psichiatra ti illustrerà le varie opzioni a tua disposizione. L'obiettivo della terapia non è quello di cambiare le tue emozioni e sentimenti, bensì di aiutarti ad affrontarli e alleviare il disagio. Oltre alla psicoterapia, ti verrà consigliata anche la terapia ormonale sostitutiva, che ti verrà somministrata da un endocrinologo.

    Se non hai ancora raggiunto la pubertà, il terapista potrebbe consigliarti dei farmaci per bloccare lo sviluppo sessuale.

4
Completa la transizione sessuale in società. Se hai espresso il desiderio di sottoporti a un intervento di riattribuzione chirurgica del sesso, allora devi portare a termine il passaggio da un punto di vista sociale, prima che lo psicologo approvi la procedura. In questo periodo devi convivere con la tua nuova identità sessuale per uno o due anni; ciò ti permette di vivere da donna. Ti vestirai, andrai in ufficio, ti allenerai, porterai a termine i lavori domestici e andrai al supermercato da donna. Dopo aver vissuto in questa maniera e aver superato molte vicissitudini con la tua nuova identità, allora il terapista ti aiuterà a capire se l'intervento chirurgico è la soluzione migliore per te.

    Durante questo processo, continua ad assumere gli ormoni, a rimuovere i peli del corpo o del viso che non desideri e ad esercitarti per trovare la tua voce femminile.

Trattamenti Non Chirurgici

1
Sottoponiti alla terapia ormonale sostitutiva. Lo scopo di questo trattamento è di aiutarti a sentirti maggiormente a tuo agio con il tuo corpo. Gli ormoni lo alterano per allinearlo alla tua identità di genere. Quando un maschio inizia il processo di transizione per diventare femmina, l'endocrinologo prescrive una terapia a base di estrogeni. Devi assumere le tue pillole costantemente. Una volta iniziata, dovrebbe essere mantenuta a tempo indeterminato, anche dopo un intervento di riattribuzione del sesso. Sappi che gli ormoni cambieranno drasticamente il corpo e per molte transgender ciò è sufficiente per convivere in pace con la propria disforia di genere. Tuttavia, la terapia non è in grado di modificare la dimensione delle mani o di rendere più acuta la voce. I testicoli diventeranno più piccoli, ma non scompariranno. Per tutte queste ragioni devi sottoporti ad altri trattamenti per ottenere i risultati che desideri.

    Informati sui rischi della terapia sostitutiva ormonale. Aspettati che i muscoli diminuiscano di volume e che il grasso corporeo si distribuisca in modo diverso. Gli ormoni inoltre possono causare un grave danno epatico, se la somministrazione non è monitorata da un medico. Non assumere mai la terapia ormonale in autonomia.
    Prendi sempre la dose minima efficace. Se esageri con le quantità, puoi rallentare il processo di transizione.
    L'endocrinologo deve monitorare costantemente la terapia, quindi programma dei controlli regolari presso il suo ambulatorio!

2
Depilati. La rimozione laser dei peli è dolorosa e costosa. Si tratta anche di un processo molto lungo. Inizia il prima possibile, perché possono essere necessarie da 100 a 400 ore per sbarazzarsi completamente della barba! Puoi anche eliminare i peli dalle braccia, dalla schiena, dal petto e dalle gambe. Se vorrai sottoporti alla vaginoplastica, dovrai epilare completamente anche lo scroto.

3
Inizia una terapia di rimodellamento vocale. Gli ormoni non cambieranno il tono della tua voce, anche se è certamente un dettaglio che vorrai modificare. Rivolgiti a un logopedista per trovare la tonalità, la risonanza e l'accento femminile perfetto per la tua voce. Il professionista ti aiuterà ad alterare la velocità con cui parli, oltre alla tonalità. Questo ti aiuterà a inserire nel vocabolario dei termini più utilizzati dalle donne rispetto agli uomini.

    Se non puoi permetterti una terapia presso un logopedista, prova delle utili fonti online! Ci sono DVD, CD e molte altre guide che puoi acquistare ed esercitarti da sola. Esistono perfino delle applicazioni gratuite e dei video.
    Per modificare la voce ci vuole esercizio e pazienza. Il processo potrebbe durare 6-12 mesi.

turorial tucking

Il "Tucking and Taping" si riferisce alla pratica usata dai crossdresser, dalle transessuali, dalle transgender e dalle drag queen per ottenere un pube piatto. Puoi usare le istruzioni riportate qui di seguito se, per scelta o necessità, devi nascondere i tuoi genitali e ottenere un look più adatto alle tue preferenze, al tuo stile di vita o alla tua professione.


Metodo 1 di 2: Tucking and Taping

1
Depilati. Usa un buon rasoio con una crema da barba o un gel per raderti lo scroto e il pube. Non usare un rasoio economico o di bassa qualità; ci vorrà più tempo, farà un lavoro pessimo e tenderà a "grattare" la pelle, rendendo la rasatura dolorosa. Inoltre assicurati di usare un gel o una crema da barba; non impiegare del semplice sapone per fare scorrere il rasoio in maniera più dolce.


2
Spingi i testicoli. In questo passaggio devi spingere i testicoli all’interno del canale inguinale. I testicoli rientrano naturalmente nel canale inguinale quando hai molto freddo o quando hai un rapporto sessuale intenso. Sdraiati sulla schiena e spingi i testicoli verso l’alto con una mano.

    In alternativa, lo puoi fare mentre sei seduto sul water. Tieni le gambe strette fra loro. Il pene e i testicoli dovrebbero essere "schiacciati" fra le gambe e dovrebbero essere ben poco visibili. Alzati in piedi. Tenendo il tutto ben schiacciato con le gambe, muoviti un po’ cercando di spingere verso l’alto i testicoli con le cosce. Questo metodo potrebbe far male le prime volte, ma con il tempo acquisirai la tecnica giusta e non sentirai più dolore.
        Se lo fai nel modo giusto, non dovresti sentirti scomodo. Se ti senti debole, hai la nausea o provi un estremo dolore, fermati. Stai facendo qualcosa nel modo sbagliato. Riorganizzati e provaci ancora.
        Fare un bagno freddo prima di questa operazione aiuta a spingere in su i testicoli.




3
Fissa il tutto con del nastro adesivo. Avvolgi lo scroto (che ora è vuoto) attorno al pene e fissalo con diversi giri di nastro adesivo. Fissa il pene (che ora è avvolto insieme allo scroto in diversi strati di nastro) all’indietro verso il sedere usando una striscia di 2,5 cm di nastro. Questo terrà il pene centrato fra le gambe, tirato indietro.

    Ci sono due tipi di nastro adesivo consigliato: il nastro isolante a base telata e il cerotto chirurgico. Quest’ultimo è meno doloroso da togliere, ma bisogna stare attenti. Se si bagna, non tiene più. Il nastro isolante, si dice, è il preferito delle drag queen di tutto il mondo. Ha un adesivo molto forte, quindi la tenuta non dovrebbe essere un problema. Potrebbe essere difficile da togliere. Immergiti in un bagno caldo e toglilo con delicatezza. Evita di usare il nastro isolante se ti sei appena rasato perché può causare irritazioni e/o sfoghi cutanei.


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Vestiti. Indossa degli slip disegnati appositamente per tenere tutto ben fermo. Oppure scegli un intimo fatto di spandex o lycra per una tenuta extra.
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giovedì 4 febbraio 2016

Diario segreto di una Sorellina

Ciao a tutte mi chiamo Katie una CD prov di varese
ho creato questo blog per il mio progetto di fare interviste alle sorelline
siete interessate?? volete sapere come funziona?? e molto semplice

1. nel blog http://diariosorellina.blogspot.it troverete il post istruzioni per l'intervista
lo salvate lo leggete e decidete voi, nelle istruzioni ci sono le domande da rispondere e le fasi per registrare se volete seguirle

2.fatevi carine e scegliete il modo di fare l'intervista con il metodo video
(vi registrate tramite cam del cellulare oppure pc)
se per caso vi sentite timide alla cam...nessun problema
vi registrate audio e mi mandate delle foto che siete sedute o dal busto come una intervista
mi servono tra 5-10 foto anche censurate nessun problema
se non volete parlare ma solo scrivere il testo...nessun problema al posto della vostra voce
mettiamo un voce del tipo tomtom ma femmnile
se la vostra voce non vi piace possiamo mettere dei filtri sulla voce per renderla più femminile
o irriconoscibile

3.quando avete finito mi contattate tramite blog o fb e mi spedite i vostri video registrati tramite
cellulare o tablet me li mandate tramite whatsapp o telegram stessa cosa per audio e foto
per i video registrati al pc si possono mandare in tanti modi e troviamo una soluzione stessa cosa per audio foto

tra breve metterò un video demo di come deve essere l'intervista e poi devo creare una katie virtuale con tanto studio

spero che partecipate almeno vi potete liberare da qualcosa che avete dentro
i video verranno pubblicati nel mio canale di youtube

con questo mio sistema avete tutto il tempo che volete non ci sono date oppure ore per farlo e libero

baci katie
modello intervista dialoghi di katie e sorellina per quando deve registare
re() stop() salva video = istruzioni per registrare

vi diamo il benvenuto a
diario segreto di una sorellina
presenta
la nostra katie

ciao a tutte benvenute
ad una nuova puntata dove le nostre ospiti
ci parleranno di loro
tra poco ci collegheremo
ma prima un saluto alla nostra dj eliza
ciao cara
ok siamo pronte? bene
passiamo subito il collegamento
con la nostra sorellina di questa sera
e con noi in studio tuonome

rec()
ciao pubblico
ciao katie

ciao cara benvenuta come stai?
tuo dialogo

sei pronta per cominciare l'intervista?
tuo dialogo

bene tuonome passiamo alla prime domande
raccontaci la tua prima volta che hai provato ad indossare abiti femminili?

tuo dialogo

sei mai stata beccata?

tuo dialogo

stop() salva video

ok tuonome adesso dicci come stai vivendo ora
il tuo femminile

rec()
tuo dialogo
stop() salva video

rec()

hai avuto relazioni da trav e pensi di iniziare una relazione seria
con qualcuno, oppure vivi la tua relazione con qualcuno?
tuo dialogo

per te quanto contano le amicizie con le sorelline?
tuo dialogo

vuoi raccontarci la tua prima uscita enfemme?
tuo dialogo

sei timida o timorosa a mostrarti tra la gente?
tuo dialogo

hai confessato a qualcuno del tuo lato nascosto?
tuo dialogo

i tuoi hobby femminili?
tuo dialogo

i tuoi idoli femminili che ti hanno ispirato a trasformarti?
tuo dialogo
stop() salva video

bene adesso facciamo le ultime domande
e vogliamo sapere
le tue misure?

rec()
tuo dialogo

vuoi mostrarci qualcosa del tuo guardaroba?
tuo dialogo

come ti vedi tra 20 anni?
tuo dialogo

grazie per essere stata con noi
come ti senti adesso?
tuo dialogo

va bene ringraziamo il nostro ospite tuonome
saluti finali
ciao pubblico
ciao katie
stop() salva video

grazie ancora e per chi vuole partecipare le info a fine video
ciao a tutte e alla prossima con
diario segreto di una sorellina